Il centenario di Giulio Ruffini: in mostra le sue nature morte
Nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della nascita (1921-2021), la Galleria comunale d’Arte di Faenza (Voltone della Molinella 2) presenta, dal 30 ottobre al 21 novembre, un’ampia esposizione delle opere di Giulio Ruffini, una delle figure che più hanno contribuito a dare un volto e un’identità alla Romagna attraverso l’arte. La mostra, dal titolo “Dalla meraviglia del vero al rimpianto del passato”, a cura di Franco Bertoni, è il secondo appuntamento della serie: arriva dopo la retrospettiva “1950-1967” organizzata a inizio anno a Bagnacavallo - paese natale dell’artista - e precede di pochi giorni l’apertura dell’antologica “Audacia e prudenza”, allestita a Bologna presso Palazzo d’Accursio (6-27 novembre), terza tappa di un viaggio che toccherà infine Rimini e Ravenna (un percorso che prevede, in ciascuna sede, l’approfondimento dei diversi periodi e delle varie tematiche connesse alla produzione del pittore romagnolo).
L’esposizione, patrocinata dal Comune di Faenza, prende il via dal suo primissimo dipinto: non a caso, una “natura morta”, datata 19 novembre 1942. “Nei decenni successivi - scrive Franco Bertoni, curatore della mostra, nell’introduzione al catalogo - nonostante le pressioni del presente che lo hanno portato a realizzare cicli identificativi del suo percorso artistico e anche del suo impegno civile e morale, è tornato, quasi fosse posseduto da una ossessione del primo amore, a dipingere nature morte, molte delle quali proprio su tavola e, spesso, con un liberatorio abbandono alle più intime sensazioni, alla bella pagina e alle infinite possibilità di un colore che ammalia per sottili metamorfismi e potere epifanico”. Ed è proprio su questo filone che si concentra l’esposizione. L’inaugurazione, in programma sabato 30 alle ore 18, insieme al curatore e agli organizzatori, vedrà la presenza del sindaco Massimo Isola. Fino al 21 novembre si potrà visitare tutti i giorni ad eccezione del lunedì dalle 17 alle 19, martedì, giovedì e sabato anche dalle 10:30 alle 12:30 (ingresso libero, nel rispetto delle norme in vigore contro la diffusione del Covid-19).