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Il gran finale dei 100 Cellos è con il prog rock della Pfm

La mini-rassegna dedicata al violoncello da Ravenna Festival si conclude domenica con il concerto insieme alla storica Premiata Forneria Marconi

Travolgente, impetuosa, inarrestabile. Cellolandia è una marea, un oceano di suoni che non sembra mai aver preso davvero commiato dalle mura di Ravenna. Dopo aver spopolato a tutte le latitudini, da Tokyo a Dubai, i 100 Cellos sono tornati a Ravenna Festival per cavalcare le onde sonore di un lungo fine settimana, dominato da suoni tra i più profondi e suggestivi che l’uomo abbia mai saputo ricavare manipolando legni, corde e geometrie. 

Domenica 19 giugno, la quarta e ultima giornata di Cellolandia è una celebrazione della gioia del fare musica insieme: musica che unisce generazioni diverse, come dimostrano i GuerzonCellos, padre e figlio in concerto al Museo Nazionale alle 11; musica che costruisce ponti fra repertorio colto e tradizione popolare, come accade con l’Ensemble Filo Barocco alle 19, di nuovo al Museo; musica che ha il gusto dell’avventura. E quale più epica avventura di Let’s Prog!, la grande festa del Prog Rock che i 100 Cellos celebrano con la leggendaria PFM - Premiata Forneria Marconi? Alle 21, al Pala De André, la potenza del rock e gli stilemi classici della PFM - Premiata Forneria Marconi, a mezzo secolo dal primo album Storia di un minuto, saranno spediti in orbita dalla propulsione di uno sciame furioso di violoncelli. 

La mini-rassegna si chiude quindi con l’incontro ravvicinato tra la PFM - Premiata Forneria Marconi, indiscusso simbolo di un’epoca e di un genere, e una “creatura strumentale” di proporzioni inaudite come i 100 Cellos, altrettanto impossibile da incasellare, altrettanto alimentata da un’ambizione musicale pura e senza dogmi. Insomma, era destino. Tanto più che sono passati cinquant’anni, tondi tondi, dall’anno mirabilis 1972, quando è uscito Storia di un minuto, che è quello che succede quando cinque fra i migliori musicisti di sala italiani decidono di superare i confini della musica leggera e della canzone d’autore e si lasciano sedurre dalla buona novella anglosassone dei King Crimson, Gentle Giant e Genesis. E diventano i principali artefici del miracolo del Prog Rock italiano. 

Se dall’altra parte ci metti la poesia, l’espressività, l’estensione del violoncello, le moltiplichi per cento e le affili sull’esperienza di arrangiatori e compositori di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi, non è un concerto. È una tempesta perfetta che colpisce dritta al cuore della musica. Biglietti: posto unico 25 Euro (20 ridotto) al Pala De André. Per Let’s Prog! è attivo il servizio di trasporto gratuito dalla Stazione Ferroviaria al Pala e ritorno (due corse: 20.15 e 20.30). Per rivivere l’emozione, il concerto è in streaming su ITsART a partire dal 28 giugno. 

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In foto, la Pfm

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