Il gruppo nanou con il suo Xebeche sul palco del Ravenna Festival
Mercoledì 8 alle 21.30 (repliche 9 e 10 ) alle Artificerie Almagià va in scena in prima assoluta “Xebeche” terzo passo, firmato da Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci, del nuovo progetto coreografico “J.D.” di gruppo nanou che trova ispirazione nella vertigine del bianco e nero del film “Dead Man” di Jim Jarmusch e scava nel tema della perdita di identità.
Il titolo deriva dal nome di uno fra i protagonisti del film “Dead Man” (1995) di Jarmusch, appunto Xebeche: «Colui che parla ad alta voce senza dire nulla», un indiano esiliato dalla propria tribù dopo esser stato deportato in Europa, che preferisce essere chiamato Nessuno. La struttura sperimentale e soprattutto onirica del film, che parte dall’omonimia del personaggio centrale, William Blake, con il poeta inglese, sono il cuore di “Xebeche”. Per la prima volta, Nanou si confronta con la struttura coreografica dell’ottetto, attraverso il procedimento rigoroso di una strategia creativa, giocata sulla formalizzazione della figura e del recinto che la perimetra. «È un lavoro sugli echi, sulle assonanze. Isolando la figura, la situazione, annullando la narrazione, si creano scene di avvicendamento onirico. Più ancora che nei lavori precedenti – sottolineano Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci che firmano il lavoro - si gioca a isolare i corpi nel tempo e nello spazio. Continua la tendenza a creare ambienti attraverso luci e scenografie, in questo caso separando con cesure ancora più nette ogni possibile collegamento: cerchiamo di afferrare la pittoricità dell’azione, quadri in movimento che si incalzano in continuazione in più ambienti netti e definiti».
Giovedì, alle 16.30, sempre all’Almagià, un doppio incontro (ingresso libero) a completamento del progetto che consentirà, grazie a due delle massime specialiste del settore, di dare uno sguardo speciale sulla prolifica scena contemporanea di teatro e danza in Italia a partire dagli anni ’70 e che vede la cosiddetta ‘Romagna Felix’ protagonista. Valentina Valentini presenterà il proprio libro “Nuovo teatro made in Italy (1963-2013)”, recentemente edito da Bulzoni. Insieme a lei Marinella Guatterini parlerà della preziosa collana di libretti pubblicati nell’ambito del Progetto Ric.Ci (Reconstruction Italian Contemporary Choreography), sulla memoria storica della coreografia italiana, ed i cui spettacoli sono stati tutti ospitati nelle ultime edizioni di Ravenna Festival.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: ingresso 12 euro (ridotto 10).
Speciale giovani: under 18 e studenti universitari 5 euro