Il quartetto Il Tetraone sulle note di Mozart
Domenica 4 ottobre alle 17.30 la Chiesa di San Girolamo a Bagnacavallo ospita Il Tetraone in concerto con "I quartetti per archi e fortepiano di W. A. Mozart".
Tra gli organici di musica da camera, quello per pianoforte e archi (violino, viola e violoncello) non è tra i più frequenti neppure nella piena espansione dell'Ottocento, dove si contano pochi pezzi isolati, e ancor meno lo era ai tempi di Mozart, allorché il pianoforte veniva per lo più abbinato all'orchestra (anche da camera) nel genere del Concerto, e gli archi si disponevano in formazioni omogenee, come il Quartetto e il Quintetto, l'una e l'altra variamente ma diffusamente impiegate da Mozart stesso, o tutt'al più al pianoforte si aggiungevano uno (Sonata) o due archi (Trio).
Quando, nel 1778, l‘abate Joseph Vogler compose il primo Quartetto per pianoforte, violino, viola e violoncello di cui si abbia notizia, il quartetto per archi soli aveva già alle sue spalle una storia comprendente, ad esempio, i Quartetti del Sale di Haydn. Fu così che nell’autunno del 1785, al quinto anno della sua carriera di libero professionista, Mozart, un vulcano in perpetua eruzione, che investiva il mercato con gigantesche colate di musica (scriveva per vivere, e scriveva per il pubblico), scrisse il Quartetto K 478 probabilmente pensato non come oasi dello spirito, ma come fonte di guadagno, come novità che avrebbe incuriosito i capricciosi viennesi.
Il rapporto tra i quattro strumenti è impostato e mantenuto da Mozart, sin dall’inizio, su un piano di pariteticità, con impiego di tutte le tre possibili combinazioni: quattro strumenti assieme, pianoforte alternato o contrapposto al gruppo degli archi, discorso polifonico a quattro. La difficoltà tecnica è uguale per tutti gli strumenti: solo molto raramente (ad esempio, alla fine del primo tempo e in qualche momento del finale) il pianoforte sfoggia un virtuosismo più da concerto che da musica da camera. Alla viola, che Mozart prediligeva (la suonava volentieri quando eseguiva in famiglia quartetti per archi), ma che ai suoi tempi non aveva ancora avuto un grande sviluppo tecnico, viene attribuito un ruolo non inferiore di quello del violino.
Prenotazione obbligatoria fornendo nome, cognome, numero di telefono e specificando se ci sono congiunti o conviventi che vogliano sedere vicini. Si prenota scrivendo all'indirizzo info@accademiabizantina.it o telefonando al numero 0545 61208 dalle 10 alle 17. Si può prenotare fino a un’ora prima del concerto