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Il teatro dà vita a storie e memorie: parte il progetto "La macchina del tempo" di Elena Bucci

Arriva il primo appuntamento del progetto realizzato dalla compagnia Le belle bandiere e ideato dall'attrice Elena Bucci

Tre appuntamenti presso il Teatro Comunale di Russi con "La macchina del tempo", un progetto realizzato dalla compagnia Le belle bandiere in collaborazione con il Comune di Russi e la Regione Emilia-Romagna. Con l’aiuto della memoria di tutti e degli archivi saranno raccontate storie di persone, mestieri, paesaggi e di come il teatro, la musica, la danza, le arti visive, le foto e il video ne possano dare una testimonianza che diventa patrimonio della comunità. Lunedì 14 novembre, ore 20.45, il pubblico sarà condotto nel mondo del teatro e delle arti per osservarlo dal punto di vista di chi quel mondo lo vive e lo ha vissuto e per raccontarne alcune storie, sempre collegandolo con i luoghi che lo accolgono. I successivi appuntamenti saranno martedì 29 novembre e martedì 20 dicembre.

Tutto parte nel Teatro Comunale di Russi nel quale la compagnia entrò nei primi anni ’90 con la complicità dell’Amministrazione Comunale dopo vent’anni di chiusura. Era distrutto e meraviglioso. Cominciò così una serie di spettacoli e progetti che risvegliarono ricordi e desiderio. Con l’aiuto di tutti, cittadini, associazioni, istituzioni, si arrivò alla sua riapertura. Proprio qui si immagina di raccontare storie di arti varie e di disegnare insieme al pubblico un ritratto di questa ed altre terre nel tempo che sia ripetibile in altri luoghi e che si apra a contributi da tutto il mondo. È previsto inoltre uno spazio per le domande e per la raccolta di canti, racconti, foto, video che possano arricchire archivi e memoria: la Biblioteca dei ricordi.

La macchina del tempo mette a frutto il lavoro fatto negli anni per il progetto Archivio vivo, dedicato al racconto della storia della compagnia Le belle bandiere, alla sua attività in Romagna, alla valorizzazione dei suoi archivi cartacei, fotografici e audio video attraverso spettacoli realizzati in particolari luoghi della memoria dove dialogano le diverse arti. Continua inoltre la raccolta di interviste, il recupero di documenti relativi a luoghi e mestieri dimenticati, la tutela di collezioni e archivi di cittadini, privati e associazioni che ce ne hanno fatto dono e che trovano spazio accanto al lavoro di grandi fotografi e cineasti del teatro. L’Archivio vivo è conservato e aperto al pubblico su appuntamento nella Sala Nomadea di Russi, che accoglie anche la Biblioteca dei ricordi, alla quale chiunque potrà affidare frammenti della propria storia.

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