Il Trebbo in musica parte con Corrado Augias e Aurelio Canonici
Le notti di parole e note de Il Trebbo in musica 2.2, la speciale rassegna che Ravenna Festival ha creato ad hoc per Cervia-Milano Marittima e che quest’anno giunge alla terza edizione, non possono che inaugurarsi così: contemplando, declamando, suonando e raccontando il pallido astro, sovrano di maree e ispirazioni, umori e fantasticherie. Sabato 18 giugno, alle 21.30, Viva il chiaro di luna! con Corrado Augias e Aurelio Canonici è il primo degli otto appuntamenti all’Arena dello Stadio dei Pini: Augias si fa guida sapiente attraverso epoche e culture, tutte testimoni – da Leopardi a Calvino fino alla letteratura giapponese – di una profonda attrazione per la luna; al talento di pianista e divulgatore di Aurelio Canonici sono affidate la Sonata al chiaro di luna di Beethoven e il Clair de lune di Debussy.
Con quella levitas a cui ci ha abituati il giornalista e scrittore romano e con la complicità di Aurelio Canonici per l’esecuzione e l’analisi dei brani al pianoforte, Viva il chiaro di luna! parafrasa a rovescio il motto futurista, lo scandaloso “uccidiamo il chiaro di luna” di Filippo Tommaso Marinetti, “che certo non potrà mancare tra le nostre citazioni – ammette Corrado Augias – Preferiamo però non ucciderlo, al contrario ci bagniamo alla sua luce spettrale e ne traiamo ispirazione”. La serata, continua Augias, “si divide in due parti: la prima è quella più narrativa, una chiacchierata con una certa abbondanza di esempi letterari e qualche divertimento sul rapporto fra il genere umano e la luna; la seconda è dedicata ai più celebri chiari di luna della storia della musica. La storia della Sonata di Beethoven è tra l'altro molto particolare: in quegli anni Ludwig si era innamorato di una certa Giulietta Guicciardi, una giovane di origini italiane che viveva a Vienna. Il Claire de Lune di Debussy costituisce il terzo movimento di un'opera più ampia, la Suite bergamasque. Il maestro Canonici dimostrerà come i circa cento anni che separano Beethoven da Debussy si sentano tutti nella struttura della composizione”.
Incontro, confronto, occasione sociale e intellettuale, condivisione di idee e incrocio di culture e sensibilità: il trebbo, in Romagna, è tutto questo, come dimostrarono due giovani appassionati di poesia – Walter Della Monica e l’attore Antonio (“Toni”) Comello – con la loro pioneristica iniziativa di letture pubbliche negli anni Cinquanta. Ravenna Festival trasporta la tradizione nel nuovo millennio, intrecciando, di appuntamento in appuntamento, musiche e temi d’attualità, riflessioni storiche e sconfinamenti, divagazioni.
Biglietti: posto unico numerato 20 Euro (ridotto 18 Euro).