“In fuga dall’ingiusta pece”: in scena l'incontro ultraterreno fra Dante e Bettino Craxi
Va in scena in prima nazionale a Ravenna, martedì 14 settembre, lo spettacolo “In fuga dall’ingiusta pece”, un’idea di Gaetano Pacchi che si fonda sul testo scritto da Fausto Giunta. Il lavoro, che va in scena alle 21 all'Almagià, consiste in una rievocazione in forma drammaturgica/poetica della vicenda processuale nella quale, a distanza di secoli, furono coinvolti Dante Alighieri e Bettino Craxi.
"Nel suo viaggio nel regno dell’oltretomba, Dante incontra Bettino, due personaggi accomunati dallo stesso destino - raccontano gli organizzatori dello spettacolo - Bettino Craxi fu, infatti, coinvolto in un processo per un reato analogo a quello contestato a Dante, all’epoca Priore, diremmo oggi Assessore, accusato di “baratteria”, reato che si riferisce alla condotta del pubblico ufficiale che per denaro o altra utilità compia atti contrari al proprio dovere o agli interessi della cosa pubblica. Dante dunque come Bettino, anche lui esule, anche lui condannato in contumacia, anche lui convinto di essere stato un “perseguitato dalla giustizia”. Tra loro si instaura sulla scena un contraddittorio che si fa sempre più serrato. I due, pur dichiarandosi innocenti, si contestano reciprocamente la condotta tenuta. Dante invita Craxi a limitare “invettive” e “sdegno”, esortandolo a pensare che se fosse stato “giudicato” al tempo suo, gli sarebbe stata inflitta la pena di morte. Craxi non subisce, ma replica. Nessuno dei due “prevale”. Non ci sono né vinti, né vincitori".