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L'inferno di John Malkovich: il grande attore regala un'emozionante discesa negli inferi danteschi

Tra i protagonisti dello spettacolo anche l'attrice e regista teatrale ravennate Elena Bucci, che curerà la drammaturgia dello spettacolo

Arriva direttamente dagli States un grande tributo alla letteratura italiana. Nell'anno in cui si celebrano i settecento anni dalla morte di Dante, il celebre attore statunitense John Malkovich rende il proprio omaggio al Sommo Poeta con uno spettacolo che debutterà proprio all'interno dei confini romagnoli. Si chiama "John Malkovich’s Inferno", un progetto che convoca istinto d’attore, musica contemporanea e traduzione dei versi in un orizzonte globale e che debutterà in prima assoluta a Imola, a fine giugno 2021.

Consapevole dell’inestimabile valore di Dante e della sua attualità in un momento estremo come la Pandemia in atto, che ancora una volta mette l’Umanità di fronte a sé stessa come nell’opera-mondo della Commedia, John Malkovich proporrà un’interpretazione in chiave contemporanea delle intramontabili terzine dell’Inferno dantesco, restituendo sensazioni ed atmosfere del viaggio di Dante, lo stesso viaggio che ogni essere umano fa, in modo diverso e unico, simbolo di ogni uomo alla ricerca di sé stesso. Il grande attore americano con la sua potente affabulazione e con grande senso drammaturgico si inabisserà nei gironi infernali per incontrare personaggi eternamente vivi, come Paolo e Francesca, Pier della Vigna,  Ulisse, il Conte Ugolino e tanti altri, ciascuno custode del proprio messaggio per il mondo di oggi.

Al fianco del noto attore, Massimo Mercelli, flautista di fama e direttore artistico del festival dall’intuito instancabile, con la complicità del prestigioso ensemble da camera de I Solisti Aquilani e del poliedrico Gabriel Prokofiev, nipote del noto Sergei, per la composizione delle musiche. Creato per un palcoscenico internazionale, questo attraversamento dell’Inferno sarà proposto in inglese con proiezioni del testo in italiano, nel solco della lunga relazione fra la lingua dantesca e la lingua inglese nel corso dei secoli, in un lavoro minuzioso sulla parola e il carattere universale dell’opera. È un fatto incontestabile che in nessun’altra lingua Dante sia stato così tradotto e studiato. Un lungo itinerario, da Geoffrey Chaucer, che fece dei grandi trecentisti italiani i suoi esemplari autori, a T. S. Eliot che, con Ezra Pound, ha rilanciato in pieno Novecento, Dante e dantismo come valori sempre attuali. La traduzione delle terzine dantesche sarà quella di Henry Wadsworth Longfellow il letterato e poeta americano che nel 1867 completò la traduzione in lingua inglese della Divina Commedia; mentre la drammaturgia sarà a cura dell'attrice, autrice e regista teatrale Elena Bucci.

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