Ivan Simonini svela vita e opere di Cordula Poletti: "La prima dantista femminista"
Venerdì 23 aprile alle 18.30, in diretta Facebook sulla pagina di Tessere del 900 e su Zoom, si tiene la conferneza di Ivan Simonini incentrata sulla figura di Cordula Poletti, "la prima dantista femminista".
Cordula “Lina” Poletti nata a Ravenna nel 1885, poetessa e scrittrice, ha attraversato in maniera originale il '900, distinguendosi per i suoi atteggiamenti anticonformisti e antiborghesi. Avrà una travolgente passione con la scrittrice Sibilla Aleramo e con un'altra grande donna: Eleonora Duse. Testimoni di eccezione di queste vicende saranno D'Annunzio, Rilke, Hofmannstahl e Isadora Duncan.
Si dedicherà con altrettanta passione alla poesia prendendo a modello il D'Annunzio antiasburgico e decadente, risponderà all'appello patriottico che chiama a raccolta gli artisti e vede nella Grande Guerra un riscatto nazionale. Comporrà poemi irredentisti ed interventisti come il Poemetto della Guerra (1918) in cui esprime appieno la sua combattività. Rimase sempre intellettualmente legata a Ravenna e al suo sposo/complice Santi Muratori, direttore della Biblioteca Classense.
A Dante dedicò il suo maggiore impegno critico tramite alcune memorabili Lecturae Dantis: Il XXXIII Canto del Paradiso letto nella sala di Dante in Classense il 9 maggio 1920, poi i Canti di Matelda del Purgatorio nel 1923, inoltre Stazio nella Divina Commedia nel 1931 e Pier delle Vigne (Inferno XIII) nel 1936. In tali letture delinea la raffinatezza delle figure femminili Beatrice e Matelda e delle guide spirituali Virgilio e Stazio sottolineandone il vigore dei sentimenti, dell'amore e dell'amicizia.
"Cordula - come afferma Simonini - è uno dei protagonisti più interessanti del '900 ravennate ed italiano non solo per il suo anticonformismo, ma anche per essere sempre rimasta nel solco, classico e avanguardista a un tempo, della più nobile tradizione occidentale: greca, latina e cristiana".