“L’antico futuro”: le foto che raccontano l’arte dell’intreccio delle erbe palustri
Dal 1° al 3 luglio è in mostra a Musa - Museo del Sale di Cervia “L’antico futuro”, un'esposizione dedicata alla tradizione della lavorazione delle erbe palustri, che tanta parte ha avuto nella vita dei salinari.
Uno storico e forte legame unisce infatti Cervia e Villanova di Bagnacavallo, dalla quale provenivano le stuoie di tifa utilizzate per ricoprire i mucchi del sale e per costruire le capanne stagionali in cui i salinari ricoveravano gli attrezzi e si fermavano a riposare.
Un rapporto che resta ancora oggi ben saldo: all’interno del Museo del Sale è in esposizione proprio la riproduzione di una capanna realizzata con stuoie, e il tetto del capanno alla salina Camillone è stato realizzato da maestranze villanovesi, secondo l'antica tecnica di costruzione con la canna palustre, di cui è possibile ammirare vari impieghi presso l’Etnoparco “Villanova delle Capanne”, sezione espositiva all'aperto dell'Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova, nel quale sono state ricostruite le principali tipologie di costruzioni rurali in canna palustre tipiche del ravennate.
Giovedì 1° luglio alle ore 21.00, l'inaugurazione alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Cervia Cesare Zavatta e dei rappresentanti dell'associazione culturale Civiltà delle Erbe Palustri. Ad approfondire il tema nei martedì di luglio (6,13,20 e 27) l’iniziativa: MUSA incontra l’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo. Durante le serate i visitatori potranno assistere dal vivo ad una dimostrazione di intreccio e conoscere i racconti di chi detiene ancora inalterato un bagaglio di sapienza nelle mani, che spazia da manufatti arcaici, come la sporta del pesce, a produzioni alla moda come borse e cappelli. A completare l’esperienza la mostra-laboratorio “Giocare con niente” che offrirà un'attività ludico-didattica per i più piccoli, presentando una selezione di giochi di una volta realizzati con materiali naturali e di recupero.