“La linea del colore”: una giornata di riflessione fra genere e razzismo
Il Fem Garden di via Rocca ai Fossi 20 - il giardino dell’ex Sert che la Casa delle Donne ha riqualificato e aperto alla cittadinanza, grazie ad un patto di collaborazione siglato con il Comune di Ravenna - riapre le porte per la stagione estiva con l’evento “La linea del colore”, organizzato per sabato 18 giugno, dalla mattina alla sera.
Una giornata di riflessioni su genere, razza e (de) colonialità: la violenza del passato coloniale è ancora un rimosso nel nostro Paese e ha avuto specifiche connotazioni di genere. Se ne discuterà assieme a relatrici esperte, per cercare di liberarsi dalle lenti coloniali che non ci accorgiamo nemmeno di portare.
L’evento è diviso in due parti: alla mattina si discuterà di decolonialità, attraverso i contributi di Elettra Stamboulis, Liliana Ellena e Maria Pia Guermandi, che poi condurranno con le partecipanti dei gruppi di discussione; nel pomeriggio, dopo una pausa pranzo autogestita, si parlerà di intersezionalità, assieme a Marie Moïse, Angelica Pesarini e Ndack Mbaye.
Il titolo dell’iniziativa prende spunto dalle teorie di Edward Burghardt Du Bois, scienziato sociale afroamericano, che tra ‘800 e ‘900 individua nella “linea del colore” appunto, il costante divario che separa le opportunità e le prospettive dei bianchi da quelle dei neri. Siamo entrate da più di vent’anni nel XXI secolo e il mondo è ancora diviso da questa linea, che si sposta in base agli interessi delle classi dominanti, definendo i posizionamenti sociali e i privilegi.
Il programma
Mattina dedicata alla decolonialità. Come superare l’ideologia coloniale che continua ad operare nel nostro presente. Ci riguarda perché agisce nella costruzione del senso comune, che non è neutro, ma frutto di rapporti di potere. Agisce nel sistema educativo, nell’uso del patrimonio culturale, nello spazio pubblico e istituzionale. Come possiamo liberarcene? Sperimentando pratiche di “alleanza” femminista consapevole. Dalle 10 interventi di Elettra Stamboulis, Liliana Ellena e Maria Pia Guermandi.
Pomeriggio dedicato all’intersezionalità. È ancora possibile pensare al genere come ad una categoria isolata o invece va pensata in connessione con altri sistemi di potere e oppressione, come razza, classe, ma anche orientamento sessuale, specie, disabilità? Il femminismo intersezionale è uno slogan o un modo più autentico di osservare la realtà? Il concetto di intersezionalità deve molto alla storia del femminismo nero e antischiavista. Dalle 16 interventi di Marie Moïse, Angelica Pesarini e Ndack Mbaye.