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La Sagra del Pellegrino ripercorre il “Gran viaggio” di Achille Laderchi fra lettere, mostre e sbandieratori

Si ricostruisce il viaggio del nobile faentino che nel Settecento visitò Parigi, San Pietroburgo e Londra. A fine aprile torna poi il Torneo Nazionale sbandieratori in piazza Rampi

La Sagra del Pellegrino giunta alla sua sedicesima edizione pone l’attenzione verso un faentino che, partendo proprio da un palazzo del Rione Rosso, visitò molti paesi europei in un viaggio durato più di due anni, dal maggio 1788 al novembre 1790. Il “Gran viaggio” di Achille Laderchi è documentato da 51 lettere conservate dalla Biblioteca Manfrediana e dalla Sezione di Faenza dell’Archivio di Stato che ci lasciano una preziosa testimonianza sulle condizioni economiche e sociali di un mondo alquanto diverso da quello dello Stato Pontificio, a partire dalla Parigi rivoluzionaria e dall’Inghilterra dove le fabbriche producevano in modo industriale. Dalla corrispondenza con il fratello emergono anche importanti considerazioni di Achille Laderchi, uomo di famiglia nobile ma sempre molto interessato alle novità e alla cultura intesa nel senso più ampio possibile, da quella scientifica a quella umanistica, dall’arte meccanica all’origine della rivoluzione industriale agli spettacoli teatrali.

Venerdì 8 aprile alle ore 17,30 si terrà presso il Museo del Risorgimento, Corso Garibaldi 2, una duplice iniziativa dedicata ad Achille Laderchi e al suo viaggio in Europa con l'apertura di una mostra espositiva di una selezione delle lettere inviate dalle varie capitali europee e una conferenza tenuta da Claudio Casadio, giornalista e storico. Nella relazione  verra presentato sia il percorso fatto da Achille Laderchi che ha toccato varie capitali europee, come Berlino, Praga, Varsavia, San Pietroburgo e Londra con una lunga permanenza a Parigi nei mesi della Rivoluzione Francese, sia i numerosi aspetti che emergono dalle lettere sulla vita sociale del periodo e sugli interessi del nobile faentino che successivamente sarà in Romagna uno dei protagonisti nei primi anni napoleonici, anche con l'incarico di rappresentante a Milano del Corpo legislativo della Repubblica Cisalpina tenuto dal 1797 al 1801.

Nell'ambito del programma culturale della Sagra del Pellegrino è prevista una seconda iniziativa che si terrà venerdì 6 maggio con cui si è inteso proporre la vicenda di Pazienza Porcia, moglie di Pietro Laderchi. La vita di questa principessa, arrivata a Faenza appena quindicenne e morta a diciotto anni, verrà presentata con una specifica conferenza e con lo scoprimento nell’occasione della sua lapide sepolcrale posta ora nel Palazzo Laderchi, dove in duecento anni non aveva mai trovato collocazione. 

La Sagra del Pellegrino avrà poi un altro momento di festa nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 aprile. Quest’anno non si terrà il consueto Torneo Nazionale sbandieratori con il classico ritrovo in piazza Rampi. Per il lungo periodo di lockdown causato dalla pandemia, tutti i gruppi stanno attraversando momenti di grandi difficoltà sia nel ritrovare e riorganizzare giovani e meno giovani per le loro attività, sia per la scarsa disponibilità di denaro in cui si trovano le associazioni di volontariato, per affrontare trasferte fuori dalle proprie città. Così il Rione Rosso ha pensato bene di dedicare tempo ai giovani della ns città con un progetto di avvicinamento alla realtà rionale che verrà presentato in un secondo momento. 

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