La vita di Primo Carnera raccontata nel radiodramma dello Studio Doiz
Da ormai un anno la pandemia impedisce di allestire e assistere a spettacoli dal vivo. Questa lunga attesa è stata, per l'associazione ravennate Studio Doiz, l'occasione di ripensare a fondo la creazione e la fruizione di contenuti culturali. Studio Doiz ha deciso così di auto-finanziare e rendere disponibile gratuitamente un monologo inedito, in forma di radiodramma, da regalare al pubblico in queste settimane: per tutti le più difficili, a livello psichico e lavorativo, dall'inizio della pandemia.
Il radiodramma, tratto dal testo "L'avvenire è nostro, Carnera!" di Iacopo Gardelli, è interpretato da Lorenzo Carpinelli, e intreccia una voce monologante alle musiche originali di Giacomo Bertoni. Al centro della narrazione la vita di Primo Carnera, campione dei pesi massimi nel 1933, vista dagli occhi di un nostalgico fascista. Attraverso la violenza degli slogan e delle canzonette del Ventennio, il radiodramma fa emergere tutta l'ipocrisia di un regime alla continua ricerca del consenso, tanto affamato di miti sportivi quanto pronto a sbarazzarsene all'occorrenza.
"L'avvenire è nostro Carnera!" vuole omaggiare la vita di Primo ed esaltarne per contrasto la mitezza, la simpatia e l'ingenuità che lo resero un mito sportivo celebrato in tutto il mondo. Le quattro repliche del radiodramma si potranno ascoltare gratuitamente, online, accendendo al link bit.ly/radiodoiz e andranno in onda alle 21. Il link sarà funzionante a partire da 10 minuti prima della diretta. Ogni replica sarà seguita da una chiacchierata con ospiti speciali.
Si parte venerdì 19 marzo con l'intervista agli artisti del giornalista Pier Giorgio Carloni; sabato 20 marzo Studio Doiz ospiterà il documentarista Fabrizio Varesco, grande esperto di boxe e regista di un cortometraggio dedicato a Carnera. Le repliche riprenderanno la settimana successiva. Sabato 27 marzo l'ospite sarà lo storico Alessandro Luparini, direttore della Fondazione Casa di Oriani – Biblioteca di Storia Contemporanea, che parlerà del culto del corpo e della giovinezza per il regime fascista. Infine, domenica 28 marzo, Studio Doiz avrà il piacere di ospitare una leggenda della boxe italiana, l'allenatore Meo Gordini, assieme alla figlia Terry Gordini, campionessa italiana nei 51 kg nel 2015.