Le seduzioni del "Don Giovanni" di Mozart all'Alighieri
Venerdì 12 gennaio alle 20.30 e domenica 14 alle 15.30 va in scena il secondo capolavoro della trilogia dapontiana: il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart al Teatro Alighieri di Ravenna.
"Un capolavoro di originalità stravolgente" come lo ha descritto il regista Giorgio Ferrara, che ha curato la co-produzione fra Teatro Alighieri, Festival di Spoleto e Teatro Coccia di Novara. Composto da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, questo dramma giocoso in due atti combina drammaticità e comicità, realismo e invenzione in quella che molti considerano l’opera per eccellenza. La regia di Ferrara è impreziosita dalle scene dei premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo e dai costumi di Maurizio Galante; sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, già protagonista dell’intero percorso della trilogia andata in scena a Spoleto, Matteo Beltrami.
Seconda delle tre opere italiane che Mozart scrisse su libretto di Lorenzo Da Ponte, a seguito alla grande eco che Le nozze di Figaro ebbero presso i teatri di tutta Europa, il Don Giovanni fu accolto entusiasticamente al debutto al Teatro Nazionale di Praga nell’autunno del 1787 e da allora è considerato fra i massimi capolavori in assoluto di tutto il repertorio operistico. Una fortuna che si deve proprio alla natura sfuggente dell’opera, dove elementi della Commedia dell’Arte incontrano il sovrannaturale e il lirismo propri dell’opera “seria", fino agli accenti terribili e infernali della fine di Don Giovanni: tragico e comico convivono sullo stesso palcoscenico, volti diversi della stessa realtà.
Nei panni di Don Giovanni il greco Dimitris Tiliakos, al suo fianco il Leporello di Andrea Concetti; Donna Anna è Lucia Cesaroni, Don Ottavio Giulio Pelligra e il commendatore Cristian Saitta. Francesca Sassu interpreta Donna Elvira, mentre la coppia Zerlina e Masetto è Arianna Vendittelli e Daniel Giulianini. Dirige Matteo Beltrami, quarantenne direttore musicale del Teatro Coccia che già vanta una ricca carriera e ha diretto in gran parte dei teatri italiani. Il Coro San Gregorio Magno di Ferrara è invece guidato da Mauro Rolfi. La regia di Ferrara si avvale delle scene, come sempre di grande impatto ed eleganza, curate da Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, la coppia vincitrice di tre premi Oscar. Il disegno luci è firmato da Fiammetta Baldiserri, mentre i costumi sono stati affidati a Maurizio Galante, che ha trovato ispirazione nei dipinti settecenteschi di Thomas Gainsborough.
Don Giovanni sarà inoltre fra i protagonisti del secondo incontro del ciclo di conversazioni L’ippogrifo in cielo e l’aratro in terra, curate da Guido Barbieri per la Stagione d’Opera di quest’anno; il percorso si inaugura sabato 13 gennaio alle 10.30 presso la Sala Muratori della Biblioteca Classense e continuerà la settimana successiva (sabato 20 gennaio alla stessa ora alla Classense) con l’avvento del mito letterario nell’opera del Settecento. Dal genio compositivo austriaco a quello italiano, la Stagione proseguirà all'Alighieri con La fanciulla del West di Puccini (16 e 18 febbraio) e Simon Boccanegra (2 e 4 marzo); la Danza apre invece con Bella Addormentata del Junior Balletto di Toscana (20 e 21 gennaio).
Info e prevendite: tel. 0554 249244 – www.teatroalighieri.org
Biglietti da 14 a 45 euro. Speciale giovani: under 14 5 euro; 14/18 anni 50% tariffe ridotte.