Le Storie di Ravenna proseguono con San Romualdo e l'Eremo di Camaldoli
Storie di Ravenna prosegue il 28 gennaio (ore 18), con un appuntamento dal titolo San Romualdo, che, oltre a Luigi Dadina, Giovanni Gardini (curatore della trilogia di cui questo primo incontro fa parte) e Alessandro Luparini (che sarà curatore della seconda trilogia) vedrà protagonisti Ubaldo Cortoni (bibliotecario Sacro Eremo di Camaldoli) ed Elisa Emaldi (Museo Nazionale di Ravenna). La movimentata biografia di Romualdo è stata raccontata da san Pier Damiani, che scrisse una “Vita di San Romualdo” circa 15 anni dopo la sua morte (1042). Intorno all'anno mille, esplorando le zone più selvagge della dorsale appenninica centrale tra Umbria e Marche, il monaco ravennate dette vita a un movimento che si propose di riformare l'istituto monastico. Oltre che fondatore dell'eremo di Camaldoli nel Casentino (Arezzo), Romualdo fu promotore della Congregazione camaldolese, diramazione riformata dell'Ordine benedettino.
Il tramite tra storia e teatro sarà incarnato dall’attore e fondatore del Teatro delle Albe Luigi Dadina, che darà voce alle storie degli ospiti – storie reali e storie che sono state ritenute tali per secoli – muovendosi lungo il labile confine tra ciò che davvero è accaduto e ciò che è stato immaginato. Una sorta di trebbo, in cui le storie emergono in modo molto spontaneo, con grande spazio anche alle immagini e all’immaginazione.
E proprio alla tradizione del trebbo si aggancia il momento conviviale che segue ogni appuntamento, coinvolgendo i professionisti dell’enogastronomia cittadina in questo percorso sulla storia di Ravenna e all’interno del Rasi, un teatro che sempre di più vuole aprirsi alla città ed esser vissuto come luogo di convivialità. Questa serata vede protagonista lo staff dell’Osteria l’Acciuga e della Cucina del Condominio, guidato dallo chef Mattteo Salbaroli, che per l’occasione appronterà un piatto speciale.
BIGLIETTI
Ingresso unico 3 €
Buffet 7 €