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"Libera la Musica", torna la stagione del Barocco con Delphine Galou e altri grandi artisti

Novità di quest'anno sono gli aperitivi prima di ogni concerto in compagnia del musicologo Bernardo Ticci

Accademia Bizantina annuncia la quarta edizione di Libera la Musica, la stagione musicale del Teatro Goldoni di Bagnacavallo.

Ancora una volta ci si concentra sulla musica barocca, un genere che sempre più sta conquistando gli ascoltatori che con particolare interesse si avvicinano a un mondo talvolta ancora sconosciuto, ma ricco di fascino e capace di incantare con le sue suggestioni e le sue atmosfere. Non sono più i tempi in cui il Barocco era considerato un genere di nicchia, un po’ snobbato e relegato in disparte rispetto al repertorio cosiddetto “importante”. Oggi il Barocco ha una sua piena e forte identità, frutto anche della sempre crescente consapevolezza degli interpreti, capaci di restituire ai giorni nostri pagine di musica qualche volta dimenticate, in attesa di tornare a sorprendere e ammaliare.

E novità di quest’anno sarà un appuntamento prima di ogni concerto, un aperitivo in compagnia del musicologo Bernardo Ticci, con il quale approfondire il programma che seguirà e scoprire nuovi punti di vista di un repertorio così intrigante.

Cinque in totale gli appuntamenti musicali, per un cartellone che si dipanerà fino all’8 aprile 2020 in cui non mancheranno sorprese e collaborazioni esterne con le associazioni del territorio, che accolgono sempre Accademia Bizantina con molto entusiasmo e curiosità.

Dando un’occhiata a come si comporrà il cartellone di Libera la Musica al Teatro Goldoni, il concerto di apertura della stagione (19 dicembre) è affidato a Accademia Bizantina, diretta da Ottavio Dantone, e al contralto Delphine Galou. Dopo il successo della scorsa edizione, Ottavio Dantone e Delphine Galou tornano con un concerto dal titolo Sacro e Profano, dedicato alla musica di Alessandro Scarlatti e Antonio Vivaldi, pilastri centrali della storia della musica del ‘700, sia in ambito della musica strumentale che sacra. Sono in programma alcune arie dalle serenate di Scarlatti Venere e Amore e Il Giardino d’Amore, lo Stabat Mater RV621 di Vivaldi, considerato un capolavoro fondamentale del genere sacro, e i due concerti RV 541 e RV 582.

Nel secondo appuntamento, il 13 gennaio 2020, Accademia Bizantina e il violino di Alessandro Tampieri ci guidano attraverso le atmosfere anglosassoni del ‘700: Irish Baroque. Grazie alla Sonata in Re Maggiore di James Oswald (compositore, ma anche editore e violoncellista, nato in Scozia nel 1710) e alla Ciaccona in sol minore Z.807 di Henry Purcell (Londra, 1659), abbiamo modo di conoscere e apprezzare il linguaggio barocco che si sviluppò oltre manica, complici anche i musicisti italiani come Nicola Matteis, Francesco Maria Veracini e Francesco Geminiani, attivi in Inghilterra e Irlanda per molti anni.

A seguire, il 17 febbraio, l’Ensemble d’Archi Giuseppe Sarti “Collegium Ornatus Mundi” ci riporta al legame con le nostre terre, con un concerto dal titolo Il barocco faentino. In programma musiche di Gregori, J.C. Bach e dei “locali” Paolo Tommaso Alberghi e Arcangelo Corelli, nati uno a Faenza e l’altro a Fusignano.

Il penultimo concerto ci dà la possibilità di gettare uno sguardo anche al repertorio classico, grazie al Trio Furibondo che il 2 marzo, interpreterà i Trii per Archi Op.9 n.1 e n.3 di Beethoven, in occasione dei 250 anni dalla nascita. 

L’ultimo concerto è incentrato sulle Ballate, i Madrigali e le Danze del XIV secolo, interpretati da La fonte musica con un concerto dal titolo Un giorno danzando.

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