"Lo ’Ngaudio", un omaggio a Stravinskij in dialetto garganico
Ma cosa c’entra un balletto composto da Stravinskij per i Ballets Russes di Diaghilev con un antico dialetto garganico? Come possono Les Noces debuttate nel 1923 al parigino Théâtre de la Gaîté-Lyrique diventare Lo ‘Ngaudio? Lo si può scoprire sabato 12 giugno alle 21.30 alla Rocca Brancaleone di Ravenna con il direttore Marcello Panni che guida l’ensemble di percussioni Ars Ludi e il Coro da camera Ready-Made Ensemble nel curioso omaggio a Stravinskij "Les Noces ovvero Lo ’Ngaudio".
Roberto De Simone riconosce nei quattro quadri stravinskijani quel nucleo di originaria verità contadina, quell’essenza rituale, che si ritrova in epoche e culture diverse, e che nelle sue mani diviene strumento di sperimentazione e linguaggio sempre attuale. La partitura e il singolare organico rimangono intatti, mentre il dialetto che sostituisce il russo rimarca l’impeto ritmico della musica. Forse perché se è vero che dei versi tratti da antichi poemi popolari russi lo stesso Stravinskij apprezzava prima di tutto il “suono”, è anche vero che nella purezza del dialetto seicentesco la parola si fa musica. Biglietti: 20 euro.