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Lo "Spettacolo diabolico sul Dio Denaro" del Teatro Due Mondi debutterà a Pordenone e in Germania

"La storia si presenta come un varietà grottesco guidato da un Vitello d’oro, l’idolo che nella Bibbia gli uomini sostituiscono a Dio e che, sospeso in cima all’altare, dirige l’azione", racconta il drammaturgo Gigi Bertoni

"Quattro diavoli con vestiti eleganti e con le corna rosse attraversano correndo la platea e saltano sul palcoscenico": Alberto Grilli, regista e direttore del Teatro Due Mondi di Faenza racconta l’inizio de I nove comandamenti. Spettacolo diabolico sul Dio Denaro, che giovedì 22 settembre alle ore 20.45 debutterà in un allestimento completamente rinnovato in Piazza XX settembre a Pordenone, nell’ambito del Festival L’Arlecchino Errante. Due giorni dopo, sabato 24 settembre, lo spettacolo sarà in scena in Germania, a Radebeul, ospite dell’Internationales Wandertheaterfestival Radebeul, nell’ambito di una tournée che ha meritato un finanziamento speciale del Ministero della Cultura. 

"Il palco è un imponente altare che brilla di argento e oro e che sarà sommerso da colori e immagini sempre nuove - aggiunge il drammaturgo Gigi Bertoni in merito allo spettacolo interpretato da Federica Belmessieri, Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa e Renato Valmori - Questi diavoli sono venuti per annunciare alla gente i nove comandamenti del Dio Denaro, promettono una ricca ricompensa a chi vive la propria vita senza riguardo e a discapito degli altri. La storia si presenta come un varietà grottesco guidato da un Vitello d’oro, l’idolo che nella Bibbia gli uomini sostituiscono a Dio e che, sospeso in cima all’altare, dirige l’azione. Attraverso balli selvaggi, gozzoviglie sfrenate e perfide manovre, i diavoli si divertono a presentare agli uomini i loro peccati. Ma degli intermezzi poetici rallentano i ritmi frenetici della scena, quattro vecchi salgono sul palco inondato di colori caldi e regalano azioni legate al senso di una vita vera che si contrappongono alle “diavolerie”: gli alberi e il canto degli uccelli, la memoria, l’amicizia, la casa, la condivisione". 

Grazie al palcoscenico sopraelevato, questo spettacolo di strada tout public può essere visto anche da una vasta platea. La scenografia è un insieme di piani, scale e passerelle che compongono uno spazio che continuamente si trasforma, all’occorrenza può diventare una piazza, un night club, un palazzo, una strada, un set televisivo. La colonna sonora accompagna tutto lo spettacolo ed è composta da musiche che rimandano alla memoria collettiva, dai Beatles a Edith Piaf, dai Pink Floyd a Liza Minelli. I nove comandamenti si avvale delle scene e dei costumi di Maria Donata Papadia, Angela Pezzi e Loretta Ingannato, delle luci di Marcello D’Agostino, della direzione musicale di Antonella Talamonti e delle videoproiezioni create ad hoc da Andrea Pedna.

Nato a Faenza nel 1979 come teatro di gruppo, il Teatro Due Mondi è da allora impegnato in una ricerca tesa alla costruzione di un teatro colto e popolare, sia per spazi al chiuso che all’aperto, radicato nelle tradizioni ma teso a costruire un linguaggio accessibile a tutti, attento a cogliere le urgenze della società. Uno degli obiettivi del lavoro è, da sempre, creare un dialogo con le fasce di pubblico con minori opportunità (stranieri, persone distanti dalla fruizione culturale, fasce socialmente deboli, giovani). In oltre quarant’anni di attività militante hanno portato i loro spettacoli e i loro progetti artistici e sociali in tutto il mondo, dal Nord Europa al Sudamerica, dall’Asia all’Est Europa (più di quattromila repliche nei teatri e nelle piazze di trentasei Paesi di quattro continenti).

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