Lo studioso Alessandro Vanoli racconta "La via della seta"
L’occasione per conoscere un’antica rotta commerciale e culturale all’origine della nostra modernità si presenta venerdì 16 febbraio, alle 18 alla sala D'Attorre, con Alessandro Vanoli che introduce il volume scritto a quattro mani con Franco Cardini “La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente”. Vanoli, medievalista, esperto di storia del Mediterraneo, profondo conoscitore delle culture ebraica, araba e cristiana, consulente di importanti festival come “Torino Spiritualità”, autorevole firma del “Corriere della sera”, è conosciuto e amato dal grande pubblico per eventi performativi realizzati a partire dal proprio lavoro di divulgatore con attori come Alessandro Bergonzoni e Lino Guanciale.
Nel grande mare della storia il periodo di quella che noi definiamo “egemonia occidentale” riguarda più o meno 500 anni. Un tempo piuttosto breve, se misurato con quello delle grandi civiltà; un tempo sufficiente però ad aver consentito una sorta di illusione ottica, secondo la quale l’Occidente sarebbe stato il motore delle vicende umane. In realtà per un periodo lunghissimo la storia fu invece dell’Asia. Attraverso la romantica definizione di “via della seta”, emerge la rete degli itinerari euroasiatici attraverso cui viaggiavano le più disparate merci, gli uomini e con essi culture e saperi. Viene raccontata così la storia dell’Asia, parte profonda e integrante del nostro presente e sicuramente del nostro immediato futuro, nel ritmo delle città che crebbero su quelle antiche strade, per spiegare tante e nuove spinte economiche, politiche e culturali che ci circondano. Oggi il senso di marcia si è di nuovo invertito e dall’Asia mercanti, avventurieri e conquistatori hanno ricominciato a percorrere la via della seta spingendosi verso Occidente. La via della seta ha dunque a che fare con le nostre radici e con il nostro destino.