Lugocontemporanea torna in grande con Steve Coleman e gli Hobby Horse
Il 14 e 15 luglio torna all’interno del Pavaglione nel centro storico di Lugo di Romagna Lugocontemporanea, il Festival di Musica in dialogo con le altre forme espressive, che quest’anno celebra il diciottesimo anno di attività.
Ospite speciale della rassegna, per la prima italiana del suo tour europeo, è il leggendario sassofonista Steve Coleman (14 luglio, ore 21:30, al Pavaglione, biglietti su Vivaticket), uno degli interpreti più significativi della più recente storia musicale afroamericana. Con lui Five Elements: Jonathan Finlayson alla tromba, Anthony Tidd al basso elettrico, Sean Rickman alla batteria e Kokayi, quest’ultimo nel ruolo di sacerdote della parola improvvisando tra spoken word, free-style e futuribili strade della post-jazz poetry.
Oltre a Steve Coleman & Five Elements, gli ospiti in programma sono tutti esponenti del più prestigioso scenario artistico contemporaneo. Dal vivace movimento musicale fiorentino arrivano Hobby Horse (Pavaglione, 14 luglio ore 22.30), il trio collettivo con Dan Kinzelman ai sassofoni, Joe Rehmer al contrabbasso e Stefano Tamborrino alla batteria.
Particolarmente in linea con la vocazione multidisciplinare di Lugocontemporanea sarà la performance Piano Solo Corpo Solo (15 luglio 21.30), l’ultimo lavoro del pianista Simone Graziano ideato insieme alla danzatrice Claudia Caldarano. E ancora, Progressivamente (15 luglio 22.30), progetto tra jazz e rock progressive nato da un’urgenza compositiva de “Il batterista italiano” Roberto Gatto, musicista tra i più riconosciuti al mondo da pubblico e critica. L’ensemble di Gatto è composto da Marcello Allulli al sax tenore e live electronics, Francesco Fratini alla tromba, Alessandro Gwis al piano e tastiere, Andrea Molinari alla chitarra elettrica, Pierpaolo Ranieri al basso elettrico e live electronics.
Come ogni anno l’Associazione Lugocontemporanea propone agli artisti e al pubblico un input creativo e di riflessione. Il tema di quest’anno è MEN AT WAR: il lavoro della guerra non si è mai arrestato nel complesso e incoerente incedere della storia dell’Uomo; tutt’oggi, anche in altre zone del mondo lontane dall’Ucraina e dall’Europa, si continua a combattere, a produrre morte e distruzione, conflitti e profitti. A cosa serve dunque l’Arte? Cosa può fare? Come affronta una guerra? Agli artisti la fatica di rispondere a queste domande, anche grazie al dibattito con EducAid, l’organizzazione non governativa impegnata nella cooperazione d’aiuto in ambito socio-educativo e vicina alle problematiche infantili attiva prevalentemente sulla striscia di Gaza, anche quest’anno presente durante la rassegna.