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Lunedì si chiude Giovinbacco: premio agli chef stellati Cavallucci e Bison

L'Omaggio al Brodetto di lunedì sera chiude, come da tradizione, il programma di GiovinBacco 2013, un’edizione che ha registrato un grande afflusso di pubblico, in aumento rispetto agli anni precedenti

L'Omaggio al Brodetto di lunedì sera chiude, come da tradizione, il programma di GiovinBacco 2013, un’edizione che ha registrato un grande afflusso di pubblico, in aumento rispetto agli anni precedenti. L'Omaggio al Brodetto è una festa nella festa, è un tributo al brodetto e alla cucina del territorio ed insieme un'occasione per abbinamenti interessanti con il Sangiovese. Inoltre, è occasione per assegnare il riconoscimento del "Pidocchio D'Oro" a un personaggio che ha contribuito alla crescita della nostra cultura materiale ed enogastronomica. Quest'anno l'Omaggio vede protagonisti due grandi chef che interpretano con maestria la cucina di mare, di valle e di terra: sono ospiti di GiovinBacco, infatti, Marco Cavallucci del Ristorante La Frasca di Milano Marittima ed Elio Bison del Ristorante La Zanzara di Codigoro, chef entrambi “stellati”.

La Frasca ha appena vista confermata la sua stella Michelin mentre La Zanzara l’ha conquistata per la prima volta. La serata è in programma al Ristorante La Pescheria di Via Romea Sud 1 a Ponte Nuovo di Ravenna, lunedì alle ore 20.30. Il menù: Tortino di Gamberi Melanzane e Pomodoro con Basilico Fritto (Marco Cavallucci), Risotto con Folaga e Fischione (Elio Bison), Brodetto di Pesce Profumato agli Agrumi (Marco Cavallucci), Brodetto di Anguilla con le Verze (Elio Bison). Appetizer e Dessert a cura dello Chef Massimiliano Pizzardo e dello Chef Pasticciere Andrea Asturi del Ristorante La Pescheria. L’Omaggio al Brodetto è una cena tematica, con prenotazione obbligatoria al numero 339.4703606.

Come anticipato, durante la serata viene assegnato Il premio "É bdòcc d'ör" (il pidocchio o cozza d'oro): un riconoscimento assegnato da GiovinBacco ogni anno al personaggio che ha saputo valorizzare il territorio, la cucina e i prodotti d'eccellenza della Romagna.  Quest'anno viene premiato Renato Brancaleoni della Fossa dell'Abbondanza di Roncofreddo. La giuria del premio è costituita da Guido Tampieri (presidente), politico e uomo di cultura, Mauro Zanarini (segretario), consigliere nazionale Slow Food, Nevio Ronconi presidente Tuttifrutti, Licia Granello giornalista di La Repubblica, Silvio Barbero segretario nazionale SlowFood Italia, Massimo Montanari storico e docente di storia dell'Alimentazione all'Università di Bologna, Graziano Pozzetto, scrittore ed enogastronomo.

CHI È RENATO BRANCALEONI. La famiglia Brancaleoni risiede nella Valle del Rubicone ed esattamente a Roncofreddo da oltre 250 anni e il mestiere dell'affinatore di formaggi altro non è che il ripetersi di una tradizione che ha radici antichissime. Verso la metà degli anni '90 Renato ha ripreso l'attività di selezionatore e affinatore di formaggi abbandonata dal padre, collegandosi alla tradizione territoriale dei metodi di conservazione dei formaggi: sotto cenere, in tinozze, nelle foglie di noci, nelle fosse. I locali di stagionatura dei formaggi sono a Roncofreddo nella Piazzetta della Torre dell'Orologio nell'antico Palazzo Dominici del 1300 e sono denominati l'Abbondanza per la sua originaria destinazione di stoccaggio e conservazione di derrate alimentari fin dai tempi dei signori del paese, i marchesi Malatesta. In tale luogo Renato e sua figlia Anna selezionano e stagionano piccole goloserie di paese: dal Formaggio di fossa, alle altre stagionature che avevano la funzione di conservare più a lungo un prodotto oltre a dargli sapori gradevolmente diversi. Nella sua Fossa dell'Abbondanza Renato in questi anni ha lavorato a livello di laboratorio sperimentale in collegamento con l'Osteria dei Frati, ha fatto studio, ricerca, divulgazione, incontri a tema, degustazioni comparate e sperimentali, diventando il depositario attuale di un'antica tradizione che lo ha portato ad essere tra i migliori affinatori a livello nazionale, sino a rappresentare l'Italia nei Mondiali del settore: il "CASEUS AWARD" di Lione in Francia. Ha fatto conoscere il "vero" formaggio di fossa in Italia e all'estero ottenendo riconoscimenti per il suo lavoro in tutto il mondo.

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