Il più buono dei profumi pronto ad invadere il centro: in Piazza del Popolo il Festival del Pane
Per tre giorni Ravenna ritorna ‘capitale del pane fresco’ con il Festival del Pane 2015: dal 16 al 18 ottobre Piazza del Popolo si trasforma in una ‘cittadella del pane’ con spazi produttivi per la produzione in diretta di pane, laboratori del gusto e osteria. Il più buono dei profumi, quello del pane, si diffonderà dalla piazza principale della città attraverso due tensostrutture di 528 metri quadrati in Piazza del Popolo e di 64 metri quadrati in Piazza Unità d’Italia, pronte ad accogliere ravennati e turisti con una varietà di pani dalla bontà antica e appena sfornati.
Qui si impasterà farina, si controlleranno lievitazioni, si doseranno ingredienti e aromi, si ritaglieranno biscotti e zuccherini, si apriranno forni, si gusteranno pani e paste dolci prodotti dalle sapienti mani dei fornai artigiani ravennati. L’iniziativa è organizzata Sindacato provinciale Panificatori Artigiani e da Confcommercio provincia di Ravenna, in collaborazione con il Comune di Ravenna, il contributo della Camera di Commercio di Ravenna e il patrocinio della Provincia di Ravenna, Regione Emilia-Romagna. Il Festival del Pane 2015 sposa l’anima di Ravenna e si definisce in questa edizione ‘Mosaici di pane: tanti tipi diversi di pane, per culture, abitanti e Paesi diversi, pani come tessere di un mosaico immenso, grande quanto il mondo’.
Non succedeva dal 2012, dopo una serie di edizioni dal crescente successo (2003, 2005, 2008) che portavano il nome di Festival europeo del Pane: ma dal confronto-vetrina del pane di vari Paesi d’Europa, il tema della kermesse si sposta all’universalità del pane, nell’anno dell’Expò e della promozione della cultura alimentare nelle sue espressioni in tutto il mondo e per tutti gli uomini: e a tutte le culture è comune appunto l’identificazione del cibo, la prima associazione della parola ‘alimento’, con il pane. Conoscere il pane, apprezzarne la fragranza semplice e sapiente, gustarlo con considerazione del suo pregio e dei suoi ingredienti, vuol dire percorrerne gli aspetti in tutta la sua filiera e in tutte le sue fasi, dalla laboriosità della semina alla paziente crescita del grano sotto la neve, dalla benedizione delle piogge alla festosità della mietitura, dal candore del mulino alla sapienza dell’impastatura; e poi alla tempra del fuoco, tutta piena di simboli antichi quanto la psicologia dell’uomo, l’infornata da cui nasce il pane rotondo dal colore del sole, del grano e dell’oro; ed è tutto questo che viene trasmesso ‘in diretta’ nel Festival, con l’impegno dei fornai artigiani Confcommercio del nostro territorio.
IL PROGRAMMA
Anteprima giovedì 15 ottobre con l’iniziativa ‘Pane & Scuola’ in Piazza del Popolo e Piazza Unità d’Italia. Le squadre di formai si alterneranno nel corso delle giornate da giovedì 15 a sabato 17 ottobre per le visite delle scolaresche, in cui i ragazzi verranno guidati in visita ai laboratori allestiti, con dimostrazione delle fasi di panificazione, a partire dal chicco di grano. Per questa iniziativa, il Festival riceve la collaborazione dell’Istituto Tecnico Agrario ‘Perdisa’ di Ravenna, del circuito delle Fattorie didattiche della provincia, di Linea Rosa e del Comando provinciale Corpo Forestale dello Stato - Ravenna.
Venerdì 16 ottobre in Piazza del Popolo: la festa al via. Sotto l’unico grande tendone, una vera ‘Cittadella del pane’, dalle 10 alle 23 lo spazio produttivo ospita l’attività continua di panificazione in diretta; al lavoro per sfornare pane e prodotti da forno dolci e salati, squadre di panificatori e laboratori artigianali. Attorno, gli stand espositivi propongono degustazione e vendita di prodotti tipici del territorio e tradizionali. Il Laboratorio del gusto offre un programma di appuntamenti gastronomici ed approfondimenti di educazione alimentare (organizzati da Accademia del Gusto e Iscom Emilia-Romagna. Info e prenotazioni: Alice Agostini tel. 0544 515772, oppure www.accademiadelgusto.ra.it). Da citare anche il Trenino panoramico per le vie del centro, sabato 17 e domenica 18, dalle ore 10 alle 20; e le vetrine di negozi di via Cairoli, che ospitano una serie di formelle in mosaico riproducenti i motivi classici delle stampe romagnole (a cura dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna).
L’INAUGURAZIONE
L’inaugurazione del Festival del Pane avviene alle ore 12 di venerdì. La novità più evidente di questa edizione è l’Osteria in piazza- Musica dal vivo, dalle 18 alle 23. La festa del pane diventa socialità, giovialità e musica, il lavoro e i laboratori lasciano spazio all’atmosfera della sera, le attrezzature del panettiere fanno posto a panche, tavoli e madie, e l’’Osteria in piazza’ offre degustazioni di buon pane artigianale abbinato a prodotti di gastronomia e vini ‘made in Romagna’. Il programma si ripete sabato 17, con l’aggiunta alle ore 17 della Premiazione del concorso ‘Un logo per il Festival del pane’, che ha coinvolto gli studenti del Liceo artistico Nervi-Severini. Riapre dalle 18 alle 23 l’’Osteria in piazza’, e dalle 21.30 alle 23 la serata diventa un gran finale con la Dolce Serata bianca: bomboloni, maritozzi, cornetti, brioches appena sfornati…a quanto evocato, occorre aggiungere altro? La previsione del successo è facile; basta guardare le immagini di entusiasmo e le espressioni di grandi e piccoli, nelle foto delle passate edizioni.
Domenica 18 ottobre, in Piazza del Popolo, dalle 10 alle 16, il pane diventa multietnico, con i laboratori che si dedicheranno alla produzione di pani e cibi di culture lontane; pani e cibi di diverse etnie, che vengono proposti in degustazione a offerta libera. Funzionano come nei giorni precedenti spazio produttivo e stand espositivi, Laboratorio del gusto. In più, dalle 11 alle 18.30 si può passeggiare nel Mercato storico del XV secolo, a cura dell’Associazione storica Mercanti ravegnani. Riaprono poi alle 18 l’Osteria in piazza con Musica dal vivo, e fino alle ore 21 continua la Dolce Serata bianca, con le bontà dolci del forno, servite via via ancora calde, sfornate in continuazione.
“E’ proprio l’artigianalità, la differenza, ciò che vogliamo dimostrare alla città - sottolinea Giancarlo Ceccolini, presidente del Sindacato Panificatori Artigiani Confcommercio provincia di Ravenna; alle scolaresche, ai bambini che difficilmente avrebbero occasione di assistere a tutte le fasi della panificazione. La differenza, perché può essere accattivante trovare al supermercato il profumo del pane cotto o riscaldato al momento, ma il nostro non è un preparato fatto altrove e riscaldato al momento…il pane è altra cosa, è fatto da noi e noi ‘ci mettiamo la faccia’: dietro il nostro pane c’è il lavoro quotidiano, il rispetto di tempi e processi di lavorazione, le fornarine, e il nostro pane è tutto ‘nostro’. Questo mostriamo in piazza, e questo pane facciamo assaggiare”.
“C’è davvero tanto entusiasmo tra i panificatori perché il Festival è una vetrina importante che ci sa la possibilità di promuovere la specialità e la genuinità del pane fresco artigianale - Giuseppe Verlicchi, Presidente del Sindacato Panificatori Confcommercio Ravenna. Al Festival saranno presenti anche delegazioni di fornai ospiti come Vigevano, Bologna e Genova. Una serata è dedicata alla focaccia genovese/ focaccia di Recco, di cui i genovesi sono gelosi come noi della piadina, a confermare la grande ricchezza in varietà del pane italiano. Saremo poi molto impegnati anche nella preparazione degli aperitivi della sera, l’Osteria in piazza è una gran bella novità”.
Pane & Scuola: già 3.000 le prenotazioni - Visite guidate degli alunni delle scuole ai laboratori allestiti con la dimostrazione delle varie fasi della panificazione a partire dal chicco di grano in collaborazione con le Fattorie didattiche Il programma prevede anche quest’anno un fitto calendario di visite al Festival ‘Mosaici di pane’ per i ragazzi delle scuole. Sono già 3.000 le prenotazioni: si parte da giovedì 15 fino a sabato 17 ottobre. Per le giovani generazioni, assistere alla dimostrazione didattica della panificazione (se ne sussegue una ogni mezz’ora) significa molte cose: creare una attenzione consapevole alla cultura alimentare; apprendere le basi di una cultura e magari futura professionalità gastronomica; contribuire ad affrontare i temi dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile, delle tradizioni alimentari; e nella ispirazione del Festival di quest’anno, educare alla multiculturalità. Non c’è sistema migliore per catturare l’attenzione dei ragazzi che stuzzicare con gusti golosi e profumi irresistibili; e si ha così la soddisfazione di vedere ragazzi che immaginiamo ormai abituati a tutto per consumi e familiarità con le tecnologie, guardare con occhi sgranati e l’acquolina in bocca ai panini che escono fumanti dalla bocca del forno, ai biscotti spruzzati di coriandoli colorati, ai bomboloni rigonfi di crema e imbiancati di zucchero a velo.