La mostra del Liceo artistico e il non-rogo dei libri donati
In occasione del “giorno della memoria” è stata inaugurata una mostra curata dagli alunni e dai docenti del Liceo artistico “Nervi-Severini”. Varie opere fanno perno attorno alla tristemente famosa fotografia dell'ultimo ebreo del paesino di Vinnitsa che è rappresentato un attimo prima dell'esecuzione.
La mostra rimane aperta fino al 17 febbraio su prenotazione durante l’orario scolastico, dal lunedì al sabato dalle 8:00 alle 14:00 e da lunedì 5 a venerdì 9 febbraio anche dalle 14:30 alle 18:00.
A proseguire le attività legate alla Giornata della Memoria, venerdì 9 febbraio 2018 alle ore 12:00 gli alunni del Liceo artistico “Nervi-Severini”, accompagnati dai docenti, si rechano in Piazza del Popolo per un Book mob, un flash mob in cui gli alunni portano un libro, incartato, con scritta una dedica a un ignoto lettore futuro e, in fila indiana lo depositano al centro della piazza creando una montagna di libri attorno alla quali i ragazzi si dispongono in cerchio. La montagna dei libri intende rievocare il rogo dei libri avvenuto a Berlino nel maggio del 1933, con la provocazione di donare i libri invece di bruciarli. Ogni alunno, infatti, potrà riprendere un libro diverso da quello donato. I libri donati e scambiati saranno postati sul profilo Instagram del liceo con #artisticoravennabookmob.
E ancora, dipinti, fotografie, ritratti dei “Giusti”, opere in mosaico e sculture: un “Mucchio” di statue classiche infrante, cadute, che simboleggiano le macerie del pensiero fra macerie di corpi, e rappresentano la grande sconfitta di un’epoca.
E le foto che ci ricordano la “banalità del male” esercitata di recente negli stadi utilizzando la foto di Anne Frank e la suggestione, l'impronta espressa in tre fotografie, che rimane in una studentessa dopo aver letto un racconto riguardante i campi e la riproduzione del foglio di Wannsee con il totale previsto dai nazisti.
E si cita il caso Mortara, il bimbo di Bologna rapito alla sua famiglia per battezzarlo perché secondo la Chiesa cattolica solo con quel rito si era salvi e qualsiasi azione era giustificata da questo concetto di redenzione.
Il lavoro, promosso dal Dirigente scolastico, Mariateresa Buglione, è stato coordinato dai professori Werner Bortolotti, Dorina Pignatelli, Enrico Roda, Stefano Cappelletti, Claudio Righi e Federico Zanzi.