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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Mostre, stuzzichini e falò propiziatori. Si riaccende la tradizione dei "Lom a Merz"

Un fitto calendario di eventi che si apre a Faenza con l'inaugurazione della mostra “Donne Romagnole: un secolo di storie”

Si accendono i fuochi magici in Romagna con la diciannovesima edizione di Lòm a Mêrz. Con l’ occasione dei Lumi, si invitano le persone a venire in campagna a conoscere la terra, le piante, gli animali, i cortili, gli orti, i giardini, le stelle, la luna e il fuoco che riscalda, illumina per andare a trovare in amicizia chi abita e lavora in prima linea.
Il Presidente dell'Associazione, “Il Lavoro dei Contadini” Lea Gardi, racconta che per l’ edizione 2019 dei lunghi viaggi vicino a casa”, oltre alla simbologia del Fuoco purificatore “abbiamo voluto dedicare i nostri lumi alle Donne Romagnole e non solo: Donne Madri, Donne coraggiose, Figlie, Sorelle, Lavoratrici, Anima della casa, Donne testarde, infaticabili, capaci, che hanno fatto la storia della nostra Terra, convinti che la Donna di oggi è specchio del passato, certezza del presente e proiezione del futuro.”
Nei giorni dei fuochi oltre 40 aziende agricole, agrituristiche, musei, ristoranti apriranno le porte ai “viandanti” che vorranno andare alla ricerca e alla scoperta delle tradizioni e dei prodotti tipici della Romagna.

Gli eventi

Il programma di incontri prevede diversi eventi dal 26 febbraio al 3 marzo, nelle aie delle case di campagna in vari comuni delle Provincie di Ravenna, Forlì e Bologna. Epicentro importante di questo calendario è la città di Faenza, dove martedì 26 marzo si aprono i festeggiamenti. Tra gli appuntamenti ci sono l'accensione di falò, varie stuzzicherie da gustare, canzoni e spettacoli. Il programma completo Lom a Merz 2019-2

La mostra

Per l’ occasione, in collaborazione fra gli altri con il Comune di Faenza, dal 26 febbraio al 10 marzo, nel Salone delle Bandiere del Comune di Faenza sarà allestita la mostra “Donne Romagnole: un secolo di storie”, con l’ esposizione di opere di diversi artisti, fra i quali anche  diverse tele di Tonino Guerra. Dopo l’ inaugurazione della Mostra il 26 febbraio, alle 18,30 il convegno dal titolo “Il ruolo della Donna nel mondo del lavoro: lavoratrici in Romagna dal Novecento ad oggi” a cura della scrittrice e archivista Liliana Vivoli.
La serata del 26 febbraio terminerà negli spazi del Rione Verde- Accademia Medievale, sempre a Faenza alle 19,45 con l’ accensione del fuoco propiziatorio, al quale farà seguito la Cena “Un viaggio enogastronomico dalla collina al mare, con prodotti tipici e vini del territorio” in collaborazione con la Maestra di Cucina Carla Brigliadori e i partecipanti al Corso di formazione organizzato da Dinamica di Lugo.

La tradizione

La Romagna è una terra storicamente votata all’agricoltura. E l’agricoltura, come molte altre attività “all’aperto” era, ed è tutt’ora, soggetta alle avversità metereologiche. Così la tradizione contadina del passato voleva che per scongiurare la malasorte venissero fatti dei riti propiziatori, come i fuochi magici: i “Lòm a Mêrz” (i lumi di marzo). L’accensione di falò propiziatori intendeva celebrare l’arrivo della primavera e invocare un’annata favorevole per il raccolto nei campi, ricacciando il freddo e il rigore dell’inverno. Per questa
occasione, negli ultimi tre giorni di febbraio e nei primi tre di marzo, ci si radunava nelle aie, si intonavano canti e si danzava intorno ai fuochi (al fugarèn), mangiando, bevendo e soprattutto divertendosi. L’ Associazione, “Il Lavoro dei Contadini” dall’ ormai lontano 2000, ha cercato di tracciare un nuovo solco con i Lumi a Marzo, con rinnovati obiettivi che intendono essere un invito per mettersi in viaggio in queste terre, nelle quali si trova ancora un amore per il cibo tipico, sano, dove viene a galla l’intima civiltà della campagna e l’appartenenza al mondo di piante, animali, riti, usanze, tradizioni e cultura.

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