Weekend dell'Immacolata: le iniziative al Museo d'Arte di Ravenna
Al Mar è eccezionalmente esposta anche una selezione di fotografie di Ravenna, proposte dal fotografo come un omaggio alla città
Il Museo d’Arte della città di Ravenna, fino a gennaio, propone per il settimo anno il progetto espositivo Critica in Arte realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e con il generoso sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. In questa edizione sono stati invitati a partecipare al progetto Luca Bochicchio, curatore, ricercatore e coordinatore del progetto MuDA Museo Diffuso Albisola e della Casa Museo Jorn; Davide Caroli, curatore del Mar di Ravenna; Laura Fanti, storica dell'arte, critica e ricercatrice.
Fino all'11 gennaio è aperta anche la personale di Guido Guidi Veramente, maestro indiscusso della fotografia italiana, la cui storia è profondamente legata alla città di Ravenna, dove dal 1989 è docente di fotografia presso l’Accademia di Belle Arti. La mostra ripercorre quarant’anni di carriera di Guido Guidi, i cui maestri sono stati da una parte i pittori italiani del Rinascimento, da Piero Della Francesca a Domenico Veneziano, Giovanni Bellini, Antonello Da Messina, dall’altra i fotografi americani del Novecento, da Walker Evans a Paul Strand, Stephen Shore, Lee Friedlander. Attraverso le fotografie e i libri si passa dagli esperimenti in bianco e nero degli anni settanta, alle serie a colori come Preganziol, una bellissima serie, piena di semplicità e mistero realizzata nel 1983 all'interno di una stanza vuota di una casa nell’omonimo paese del trevigiano; In between cities, un itinerario fotografico percorso, alla metà degli anni Novanta, lungo il tracciato dell'antico asse viario tra la Russia e Santiago de Compostela; sino al recente lavoro sui paesaggi ordinari della Sardegna contemporanea, realizzato nel 2011 su commissione dell’Istituto Regionale Etnografico. Al Mar è eccezionalmente esposta anche una selezione di fotografie di Ravenna, proposte dal fotografo come un omaggio alla città.