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Nuovo polo per la cultura e il turismo in Romagna: nasce il Museo Delta Antico

Il territorio si arricchisce di un nuovo tassello per l'offerta culturale: il museo Delta Antico, con i preziosi reperti della necropoli di Spina

Comacchio punta sulla sua antica storia per arricchire la sua offerta turistica e culturale e lo fa attraverso un museo che da una parte recupera uno degli edifici più suggestivi del centro storico della cittadina lagunare, dall'altra crea un allestimento interessante e attrattivo costituito da 2000 reperti che raccontano la storia del territorio dall’età del bronzo al Medioevo, passando per la ricostruzione dell'antica necropoli e città etrusca di Spina. L'appuntamento per l'apertura al pubblico è sabato 25 marzo.

LA SEDE - Il Museo Delta Antico è stato realizzato l’antico Ospedale degli Infermi di Comacchio. Preziosa testimonianza architettonica del riformismo pontificio settecentesco (eretto tra il 1778 e il 1784 dal Comune di Comacchio sul progetto di Antonio Foschini), lo stabile è stato sottoposto per l’occasione a un restauro, iniziato nel 1997 e concluso nel 2013, volto a riportare i volumi interni dell’edificio al loro assetto originario. Oggi si presenta, magnificente e funzionale, con i suoi oltre 1000 metri quadri di spazio espositivo disposto su due piani (piano terra e piano nobile).

IL MUSEO - Il progetto scientifico e di allestimento del Museo punta a valorizzare la ricchezza archeologica del territorio del Delta del Po, configurandosi come luogo attivo di produzione e divulgazione di cultura. Il percorso espositivo sarà suddiviso in 5 sezioni. La prima, dedicata al territorio, proporrà i cambiamenti dell’ambiente deltizio nel corso dei millenni, dalla formazione della Pianura Padana sino ai giorni nostri. La seconda presenterà i rinvenimenti archeologici più antichi della zona, risalenti all’età del bronzo e alla prima età del ferro. La terza sezione sarà caratterizzata dalla ricostruzione della città e della necropoli di Spina, importantissimo porto commerciale e avamposto etrusco verso le reti orientali di età arcaica e classica. Il cuore della quarta sezione, dedicata all’età romana, sarà invece l’eccezionale ritrovamento di una nave in Valle Ponti di epoca augustea. Infine, la sezione medievale porterà all’attenzione la nascita, in una zona contesa tra Goti, Bizantini e Longobardi, del centro di Comacchio.

NON SOLO ESPOSIZIONE - Lo straordinario pregio dei reperti, in buona parte restaurati per l’occasione, sarà inoltre ulteriormente valorizzato dall’utilizzo di diversi mezzi comunicativi, che andranno ad arricchire l’apparato didascalico tradizionale: creazione di scenografie in grado di evocare i contesti ambientali, ricostruzione 3D della nave di Valle Ponti, documentari e filmati lungo tutto il percorso, e approfondimenti interattivi scaricando app dedicate. Il progetto scientifico del Museo, che ha richiesto un lungo lavoro di preparazione, è curato dal Comune di Comacchio e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.

VOLANO DI SVILUPPO – Il sindaco di Comacchio Marco Fabbri vede le grandi opportunità nel Museo Delta Antico: “Cinque anni fa, quando venni eletto, ero l'unico candidato sindaco degli ultimi trent'anni a non inserire l'apertura di questo museo nel programma, per la sua difficile realizzazione. Non lo avevamo promesso, ma siamo riusciti a farlo”. Un occhio va poi al centro storico di Comacchio, in affanno come per molti altri centri: “L'economia che fino a 15 anni fa era trainante e che con 6 mesi di lavoro dava risposte a tutto il territorio, il balneare, non c'è più in quella portata. Ci siamo 'reinventati' con un turismo anche basato sull'ambiente con le Valli, ed ora il secondo tema è l'archeologia. Quest'apertura è importantissima, tassello di un grande parco archeologico di natura internazionale, all'interno del parco del Delta del Po e a ridosso delle Valli, utile a sperimentare dei modelli turistici nuovi. Si potranno creare pacchetti turistici e di soggiorno che prevedono in modo integrato archeologia, ambiente e balneare”. Il progetto del museo è finalizzato soprattutto a dare un volano al centro storico, assieme ai monumenti storici come i 'Trepponti'. Ammette il primo cittadino comacchiese: “Ci sono grandi attese. Già ora alcune strutture ricettive prima aperte 4 mesi all'anno, sono aperte anche per 7-8 mesi, grazie agli eventi di valorizzazioni della natura, come il “bird watching”. Il museo di Comacchio contribuirà alla rivitalizzazione del centro storico, che è sofferente dal punto di vista commerciale come molti altri. Potranno aprire esercizi e bed and breakfast, recuperando così grandi vuoti”.

Sulla stessa linea l'assessore alla Cultura Alice Carli: “Comacchio aspetta da trent'anni questo museo, è un evento storico per i comacchiesi. Per l'allestimento fatto si propone come un grande museo non solo locale, dato che lo vogliamo portare a livelli molto alti, non solo per i reperti, ma per le tecnologie, basti pensare che ci saranno ologrammi ed esperienze tattili. E' stato già stretto un importante accordo con uno dei più grandi musei, il Museo archeologico nazionale di Napoli, che darà la possibilità di studi, incontri e ricerche”.

L'INAUGURAZIONE - Sarà una lunga giornata di eventi e spettacoli quella che sabato 25 marzo 2017 accompagnerà l’inaugurazione ufficiale del Museo Delta Antico di Comacchio. Si comincerà alle ore 11.00, quando nell’affascinante scenario architettonico di Piazzetta Trepponti si svolgerà la conferenza stampa istituzionale di presentazione del nuovo spazio espositivo. Insieme al Sindaco del Comune di Comacchio Marco Fabbri e all’Assessore alla Cultura Alice Carli, interverranno il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, il Vice Presidente FAI Marco Magnifico, e il Direttore del Museo Delta Antico. Alle ore 12.00 tutti davanti alla facciata del settecentesco Ospedale degli Infermi per il taglio del nastro del Museo e la benedizione del vescovo, a cui seguiranno le prime visite con guida della mostra, con ingresso di gruppi di 20 persone ogni 15 minuti fino alle ore 18.30. Alle ore 19.00 davanti all’Ospedale degli Infermi si potrà godere dello spettacolo piro-teatrale “Pioggia di fuoco” curato da Made Eventi, che allieterà tutti presenti con un gioco di fontane danzanti. Alle ore 20.00 il Museo Delta Antico riaprirà per accogliere i visitatori fino a mezzanotte. Durante tutta la giornata il palcoscenico naturale del Centro Storico di Comacchio sarà invece impreziosito dalle scenografie dell’Associazione Archeologica Sperimentale Legio I Italica di Villadose (Rovigo), con un accampamento di legionari, con tanto di tenda pretoria e un gruppo di gladiatori che faranno esibizioni di combattimento.

GIORNATE FAI – Per il 25 e 26 marzo sono previste speciali visite gratuite al Museo Delta Antico di Comacchio in occasione delle giornate Fai. La riscoperta del patrimonio storico di Comacchio si trasformerà dunque in una vera e propria festa di piazza accessibile a tutti. Nelle settimane scorse molti cittadini comacchiesi hanno seguito un percorso di formazione per volontari FAI. Saranno loro a raccontare il territorio, trasformandosi in speciali guide turistiche, e accompagnando turisti e appassionati per le “calli” del Centro Storico di Comacchio, lungo l’area della riqualificata Salina, e naturalmente all’interno dell’antico Ospedale degli Infermi, sede del Museo Delta Antico.

L'ARTE - “Questo progetto – spiega il suo primo coordinatore Luigi Malnati, oggi Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara – parte da molto lontano, esattamente nel 2002. Da etruscologo pensavo che Spina meritasse un progetto dedicato, con il coinvolgimento delle Università di Bologna, Milano, Pavia e Zurigo. Scavare l’abitato è più difficile, e i risultati sono apparentemente meno eclatanti rispetto ai ritrovamenti nelle necropoli, ma si scoprono molte più cose. Contemporaneamente il Comune di Comacchio iniziava una procedura virtuosa di collaborazione per l’età etrusca e medievale. L’unione delle due strade ha portato alla realizzazione del Museo Delta Antico. Non si volevano fare duplicati del Museo di Ferrara; qui raccontiamo la storia di un territorio lungo secoli, in un’ottica complementare rispetto a Ferrara. Ci tengo a dire che questo non è un punto d’arrivo, ma una base di partenza: è già avviato un progetto di ricerca in collaborazione con le Università di Bologna, Ferrara, Venezia e Zurigo, in prospettiva con la possibilità di valorizzare in chiave turistica l’area archeologica. Insomma, il 25 marzo sarà una festa per tutta l’Italia archeologica”.

LE SCELTE DI ALLESTIMENTO - Michela Biancardi, in rappresentanza del gruppo di architetti NMC Comacchio che ha progettato e realizzato il progetto espositivo, mette in evidenza in concept dell’allestimento: “Abbiamo basato la nostra proposta sul forte legame con il territorio, giocando su alcuni elementi ricorrenti: l’acqua, grande filo conduttore di tutto l’allestimento, e della storia di Comacchio; il legno, lo strumento che crea un legame tra acqua e uomo; infine l’edificio, che è un contenitore particolare e molto eterogeneo, che ci ha consentito di proporre una grande varietà di soluzioni allestitive”.

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