A Lugo si accende la "Notte nazionale del Liceo Classico"
L'IDEA - L’idea di una “Notte nazionale del liceo classico” ha visto la luce per la prima volta due anni fa, su proposta del liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, in provincia di Catania. L’evento ha avuto subito il riconoscimento del Miur, ma anche di Unesco Associated Schools e dell’Associazione italiana di cultura classica. In breve tempo più di trecento licei hanno deciso di aderire all’iniziativa, condividendone lo spirito: valorizzare il lavoro e l’impegno degli studenti del liceo classico, riportare l’attenzione su un’istituzione fondamentale del sistema scolastico italiano, ma soprattutto mostrare all’opinione pubblica quanto la cultura classica sia viva e vivace, partecipe della modernità, di cui è anzi l’insostituibile fondamento.
GLI EVENTI - I ragazzi del liceo classico di Lugo, insieme con i loro insegnanti, sono al lavoro per organizzare l’evento, con rappresentazioni teatrali, presentazioni, performance, letture di testi, eccetera. Il programma è ricco e prevede diversi momenti: si parte da un viaggio virtuale nella Britannia Romana, per arrivare all’esibizione degli alunni del laboratorio di teatro classico del liceo guidato da Roberta Xella, passando per l’elogio funebre di Francesco Baracca scritto da Gabriele D’Annunzio e il ricordo di Olindo Guerrini (in arte Lorenzo Stecchetti) di cui si è da poco celebrato l’anniversario. Ospiti della serata saranno Paolo Gagliardi, che presenterà una Lugo non da tutti conosciuta, e i fratelli Gianni e Paolo Parmiani, con una performance tratta dall’opera “U s'i sent”, traduzione in dialetto romagnolo della Mostellaria del commediografo latino Plauto a opera del professor Marcello Savini (già docente proprio al liceo classico di Lugo).
La serata si concluderà, come in tutti gli altri licei d’Italia aderenti all’iniziativa, con la lettura di un frammento del poeta greco Simonide (VI-V secolo a.C.), relativo alla storia di Danae, abbandonata in una cassa insieme al figlio neonato in mezzo alle onde del mare: il mito ci parla, ancora una volta, del presente e il pensiero va inevitabilmente alle vite umane che quasi quotidianamente periscono nelle traversate del mare Mediterraneo. Gli interventi saranno accompagnati dalle musiche a cura di Maria Quaranta.
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