Per Ravenna Festival arriva il Ballet Nacional de Cuba al Pala De Andrè
È Alicia Alonso, immortale divina della danza, che ad una età veneranda continua a essere l’anima pulsante del Ballet Nacional de Cuba. La sua compagnia, fondata alla fine del 1948, è tuttora una delle portatrici effervescenti del classico, di cui mostra glorie e faville nella serata per il Ravenna Festival giovedì 29 giugno alle 21.30 al Pala de Andrè. Un florilegio di pas de deux e brani del grande repertorio, dalla romantica Giselle all’immancabile Lago dei cigni, schegge di virtuosismo dalla Bella Addormentata e da Don Chisciotte, con uno sbuffo vaporoso da Coppélia e Schiaccianoci, includendo una prelibata chicca “caraibica” come la scena della Fiesta Criolla tratta dalla Sinfonia di Gottschalk , coreografata dalla Alonso stessa sulle musiche di Notte ai Tropici del compositore statunitense particolarmente amante dei ritmi esotici.
Tutti i brani sono stati grandi cavalli di battaglia dei tempi d’oro di Alicia, straordinaria interprete entrata nell’empireo delle “ballerine assolute” (titolo onorifico assegnato solo a 14 artiste, dall’ottocentesca Pierina Legnani alla contemporanea Svetlana Zacharova). E tutti riattraversati dal suo stile, un mix unico dove confluiscono memorie di balletto russo e tecnica italiana, transiti per l’American Ballet e un adattamento all’istinto per la danza proprio dei cubani. Un popolo “muy bailador”, nelle parole della stessa Alicia che assieme al primo marito Fernando Alonso, e al di lui fratello Alberto, diedero vita alla scuola cubana di balletto classico. Grazie anche alla “complicità” di Fidel Castro, che interpellato da Alicia si presentò di persona a casa sua per affidarle ufficialmente l’incarico di responsabile del balletto a Cuba, prendendosi l’impegno di sostenere la scuola. Da allora Alicia ha cresciuto una stirpe eccellente di virtuosi, dando al loro stile una curvatura morbida, una sottile sensualità e un carattere brillante. Segni distintivi che sono visibili non solo negli interpreti del Ballet Nacional de Cuba, che attinge direttamente al fertile vivaio della scuola, ma ovunque nel mondo dove ha esportato artisti come Carlos Acosta, già étoile del Royal Ballet e ora a capo di un suo gruppo, e dinastie intere di ballerini come i Carreno, i Salgado, i Sarabia.
Nella scintillante serata al Pala de André sfileranno le nuove stelle cubane: Viengsay Valdés, étoile “in casa” e guest ambita all’estero dal Washington Ballet al Royal Ballet inglese, Anette Delgado e Sadaise Arencibia, che rivestono i primi ruoli del repertorio, mentre tra gli uomini, il danseur noble in carica è invece Dani Hernández. Cubano è anche il segno sgargiante impresso a scenografie e costumi, che in questa serata di Magia della danza portano il nome di Salvador Fernández, Isabel Santos, Félix Avila, Ricardo Reymena, Julio Castaño, Frank Álvarez.
Assecondando l’eterna passione per i classici ottocenteschi di Alicia, il programma ne coglie le gemme più celebri. Le scene romantiche e oltretombali dal secondo atto di Giselle, che introducono a inizio spettacolo nelle atmosfere del più romantico dei balletti, nonché balletto-icona per Alicia, coreografato sulla scorta dell’originale di Coralli e Perrot del 1941 e rielaborato in una versione efficace e compatta che ha girato i teatri di tutto il mondo. Tutta la brillantezza della tecnica scintilla nel divertissement per le nozze di Aurora e del Principe Desiré, della Bella addormentata siglata Alonso da Marius Petipa. Mentre la grazia vaporosa del Valzer dei fiori e il Grand pas de deux di Schiaccianoci (Alonso da Lev Ivanov) e le scene rigate di umorismo e di favola a lieto fine dalla Coppélia ricavata da Arthur Saint-Léon e Petipa aggiungono altri aromi al bouquet della serata. Non possono mancare in un programma come questo estratti dal Don Chisciotte - nella coreografia ‘cubana’ di Alonso, Garcia e Llorente (da Petipa e Gorski) che ha debuttato il 6 luglio 1988 al Gran Teatro dell’Avana di cui saranno presentati la scena in cui Espada e la sua amante Mercedes danzano nella piazza di un paesino della Castiglia e il famoso Grand pas de deux del terzo atto - e il liricissimo Lago, con la scena del secondo atto in cui la principessa-cigno Odette appare al principe Siegfried. L’eterno incanto del ballet blanc a suggello di un programma pronto a imprimersi nella memoria degli spettatori. Gran finale con la Fiesta Criolla dalla Sinfonia di Gottschalk, balletto che ricrea coreograficamente i due movimenti — La noche e Fiesta criolla — della Sinfonia Notte ai Tropici, opera creata tra il 1858 e il 1859 dal compositore e pianista nordamericano Louis Moreau Gottschalk (1829-1869). Sinfonia dai ritmi caraibici, considerata una delle sue maggiori composizioni, è stata presentata per la prima volta al Gran Teatro de Tacón dell’Avana nel 1860. In questo stesso luogo — oggi chiamato Gran Teatro dell’Avana — ha debuttato anche il balletto nel 1990.
Lo spettacolo è reso possibile grazie al contributo di Unipol Banca e Assicoop Romagna Futura.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietteria serale al Pala de André dalle ore 19: tel. 331 1795599
Biglietti: da 15 euro (ridotti 12) a 60 euro (ridotti 55)
‘I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari, 50% tariffe ridotte.
Il servizio navetta gratuito per il Palazzo de Andrè percorrerà 2 volte la tratta Stazione – Palazzo M. De André, con partenza da Piazza Farini, alle ore 20.30 e 20.45. Al termine dello spettacolo due corse riporteranno gli spettatori al capolinea.