"Ravenna Città d'Acque": la storia della città tra fiumi, Darsena e acquedotti
Un racconto di tipo storico, ma anche una guida utile a camminare lungo gli antichi corsi d’acqua o tra i monumenti della città
Dopo la pubblicazione di diversi volumi sulla storia del legame che unisce Ravenna e l’acqua, un solo libro raccoglie testi che raccontano la città e un territorio disegnato dalle acque. Il libro "Ravenna Città d'Acque", a cura di Massimiliano Casavecchia per Danilo Montanari Editore – ideato da Trail Romagna, l’associazione che da nove anni propone l’urban trail Ravenna Città d’Acque e promuove percorsi turistici sostenibili – affronta il tema delle acque in modo assolutamente nuovo, mettendo insieme prospettive diverse e consentendo una lettura molto variegata.
Lo si può leggere infatti come racconto di tipo storico, dall’inizio alla fine, arricchito tra l’altro da alcuni preziosi approfondimenti; ma anche per segmenti separati e, soprattutto, come strumento snello e dinamico che accompagna la visita e la lettura di paesaggi e monumenti della città. In buona sostanza lo si può considerare come un tradizionale volume di approfondimento storico-tematico e come una guida utile a camminare lungo gli antichi corsi d’acqua o tra i monumenti della città (ancora visibili o anche solo evocati dai vari racconti).
Raccolti in due sezioni, nella prima parte i saggi individuano dei possibili percorsi, seguendo i segni lasciati dall’acqua nelle trasformazioni urbane, nei fabbricati e negli elementi che ne segnano la presenza – temi affrontati da Massimiliano Casavecchia Giorgio Alberto Cassani, Mauro Mazzotti e Raniero Bittante con il suo racconto fotografico – nella seconda parte del volume si completa il quadro attraverso approfondimenti archeologici, storici e iconografici che si devono a Giovanna Montevecchi e Giovanni Gardini, ai quali si aggiungono saggi dedicati ad aspetti fondamentali come la bonifica del territorio, la fornitura di acqua potabile, le vie d’acqua e la Darsena, trattati da Tito Menzani, Mauro Malfitano, Alberto Mazzotti e Fabio Poggioli. Apparati cartografici e fotografici arricchiscono l’opera, impreziosita ulteriormente da una mappa fuori testo che orienta il viaggio alla scoperta delle acque all’interno delle mura della città.