Ravenna Nightmare e GialloLuna insieme a teatro con lo spettacolo "Gul"
“Gul”, in svedese, significa giallo. Lo è quello che riguarda l’assassinio, nel 1986 in Svezia, del premier Olof Palme, leader politico carismatico e coraggioso. Un cold case a oggi irrisolto, che vede implicati una poliziotta, una vittima, un assassino, un mandante e una vedova; e che viene restituito narrativamente attraverso un mosaico di testimonianze e accadimenti per riconsegnare a questa storia dimenticata della nostra contemporaneità diverse chiavi di lettura.
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Ravenna Nightmare Film Fest e GialloLuna NeroNotte, che alle 18 di venerdì 2 novembre ospiteranno al Palazzo del Cinema e dei Congressi la protagonista e autrice di GUL, Gemma Carbone, e lo scrittore Giancarlo De Cataldo (anch’egli tra gli autori del testo), per incontrare il pubblico in uno speciale appuntamento condotto da Nevio Galeati, direttore artistico di GialloLuna NeroNotte. Alle 21, si terrà poi lo spettacolo al Teatro Rasi.
Lo spettacolo è un monologo, un monologo che è un giallo. In particolare è un giallo svedese: c’è la neve, le giornate in cui non sorge mai il sole, un omicidio violento, un complotto politico. In questo spettacolo tutti i personaggi sono biondi e molto alti. Alcuni molto ricchi e importanti, altri soli e disperati. Nessuno è felice. Il più infelice di tutti è O.P. che poi è anche la vittima. Di O.P. sappiamo tutto: chi era, cosa ha fatto, cosa pensava – persino come si muovevano le sue gambe quando andava a correre nei boschi vicino alla sua bella casa di Stoccolma. Quello che non sappiamo è l’identità del suo assassino, l’arma con cui è stato ucciso e, soprattutto, sopra ogni altra memoria o elucubrazione, il perché. GUL significa giallo in svedese. Questa storia coniuga due elementi distanti eppure pertinenti: il primo è il genere, in letteratura comunemente conosciuto come giallo, appunto; il secondo è uno degli eventi più traumatici della storia contemporanea europea: l’omicidio del premier svedese Olof Palme.
Nel 1986, l’assassinio di Olof Palme ha segnato la storia politica mondiale, esattamente come, quasi vent’anni prima e in un altro continente, la morte di John Fitzgerald Kennedy sconvolse gli equilibri politici del tempo. La questione politica dietro l’assassinio del premier social-democratico svedese è immensa e, ad oggi, non totalmente chiarita: ci sono indizi che legano addirittura la CIA, la P2, e Licio Gelli al complotto attorno all’omicidio, ma esistono tracce di coinvolgimenti dei servizi segreti sudafricani, di terroristi curdi e neonazisti scandinavi. Nessuno ha un alibi, tutti hanno un movente. L’omicidio di Olof Palme è un cold case per eccellenza. Oggi, quello che ci rimane della sua vita non è altro che una storia densa di complotti e interessi politici, un lutto nazionale, un assassino mai arrestato, segreti, social-democrazia e sangue.
Biglietto: 8 euro