"Rumore di acque" di Martinelli al Teatro Binario
Dopo tappe internazionali, repliche e traduzioni in ogni lingua, “Rumore di Acque” di Marco Martinelli, con Alessandro Renda, torna in Emilia Romagna, nella sua versione da camera ideata da Ermanna Montanari, con le musiche registrate del fisarmonicista Guy Klucevsek, sabato 23 gennaio, ore 21.00, al Teatro Binario di Cotignola.
“Ho scritto e diretto ‘Rumore di acque’ dopo alcuni anni passati in Sicilia – dichiara il regista Marco Martinelli - presentandolo per la prima volta all'interno di Ravenna Festival 2010. Da allora quel testo ha avuto una lunga vita in Italia e all’estero: si sono moltiplicate le traduzioni, le pubblicazioni e le messe in scena. Ho letto o visto o solo sentito il Generale assumere corpi e lingue diverse, e altre ancora sono le metamorfosi previste: in Francia, in Germania, in Romania, negli Stati Uniti, da Chicago a New York all'Oregon, e poi in Brasile, in Cile, e anche in una singolare edizione “corale” in Belgio, a Mons capitale europea della cultura 2015. L’ho scritto a Mons nel gennaio del 2010, sotto la neve, nei giorni di pausa delle prove del detto Molière: mi chiudevo in casa e sprofondavo nel Canale di Sicilia, il grigio cielo del nord Europa si trasformava nella luce del Mediterraneo. Mi rileggevo tutto quel che mi ero appuntato nel mio quaderno di viaggi a Mazara. Storie e racconti, ma non solo. Il canto del muezzin sul suolo italico. Le viuzze intricate della casbah. Il verde squillante delle cupole della cattedrale. Mi nutrivo anche di quelle che erano state le impressioni più forti dei miei compagni di avventura: Ermanna Montanari, che aveva sentito subito la presenza del vulcano, un vulcano sotto l’acqua, un’acqua rossa, infuocata, e su quella aveva da subito immaginato un militare; e Alessandro Renda, che riprendeva tutto quel che poteva con la telecamera, imparava frammenti di tunisino lavorando con gli adolescenti della non-scuola, e rivedeva sotto altra luce le sue radici mazaresi, ricucendo genealogie e arazzi di storie familiari”.
Intercettare l’attualità e parlarne usando i linguaggi dell’arte è sicuramente un obiettivo primario della programmazione di prosa diretta da Cambio Binario. Questo spettacolo è capace di trasfigurare in grottesca e malinconica poesia la cronaca tragica dei barconi alla deriva nel Mediterraneo.
L’azione si svolge in una fantomatica isoletta tra l’Europa e l’Africa: lì, in quella vulcanica e ribollente porzione di terra alla deriva, vive un solo abitante, un generale dai tratti demoniaci. In relazione a un altrettanto fantomatico Ministro dell’Inferno, pratica la ‘politica degli accoglimenti’. L’isoletta è abitata dagli invisibili spiriti dei morti e dei dispersi in mare, i rifiutati, che il generale accoglie e stiva nella sua isola-zattera, ognuno di loro è un ‘numero’, vite e morti ridotte a statistica. Nel suo sproloquio il generale è attraversato dalle voci di quegli invisibili.
Il monologo si avvale del Patrocinio di Amnesty International.
Per informazioni e prenotazioni: 373 5324106, www.cambiobinario.it, oppure sulla pagina Facebook di Cambio Binario.