L'umanità dolente dell'Ivanov di Čechov a teatro
Sabato 28 e domenica 29 gennaio 2017 (ore 21 sabato, ore 15.30 domenica) al Teatro Alighieri arriva a La stagione dei teatri l’Ivanov di Filippo Dini.
Prodotto da Fondazione Teatro Due e Teatro Stabile di Genova, lo spettacolo vanta un cast “in stato di grazia” che si muove in scena come un corpo unico, recitando per quattro atti con naturalezza e humor: la scoppiettante regia di Dini orchestra magistralmente otto attori in un gioco pieno d’azione, in perfetto equilibrio fra tragedia e farsa.
Sfatiamo la convinzione che l’Ivanov di ?echov sia un testo noioso e polveroso. La noia, certo, è uno degli argomenti cardine della commedia, anzi, principalmente in tutta la sua produzione letteraria l’autore si è occupato proprio di questo: descrivere i modi più disparati che l’uomo escogita per sottrarsi alla noia, intesa come quell’attimo mortale in cui d’improvviso ci si ferma e si teme di non poter più ripartire. Certamente non tediosa è la messa in scena dell’Ivanov prodotto da Fondazione Teatro Due di Parma e Teatro Stabile di Genova, prima pièce teatrale composta dal grande autore russo.
In Ivanov si assiste all’epilogo di una civiltà, impazzita a causa di un virus, quello incarnato dallo stesso Ivanov. Un male che «può essere letale – come ha affermato Filippo Dini – può portare alla perdita di ogni capacità vitale, alla morte della passione, dell’entusiasmo; le nostre migliori qualità possono deperire a causa di questo virus fino a farci ammalare. Può spegnere la nostra capacità di sognare una vita più felice e più serena, la nostra voglia di ascoltare le persone che abbiamo intorno e che amiamo, il desiderio di comprendere i limiti dei nostri simili, l’ardore di amare senza condizioni e misura».
?echov sembra esortarci tutti a confrontarci con il nostro Ivanov interiore. Ecco perché la sua morte, autoinflitta, sarà attesa per tutta la durata della pièce, perché per dirla con le parole dello stesso ?echov, «questa morte serve per cominciare nuove imprese».
Ivanov
di Anton ?echov
nuova traduzione Danilo Macrì
con
Nicolaj Ivanov – Filippo Dini
Anna Petrovna – Sara Bertelà
Conte šabel’skij – Nicola Pannelli
Pavel Lebedev – Antonio Zavatteri
Zinaida Savišna – Orietta Notari
Saša – Valeria Angelozzi
Dottore L’vov – Ivan Zerbinati
Marfa Babakina – Ilaria Falini
Michail Borkin – Fulvio Pepe
Kosych – Filippo Dini
Avdot’ja Nazarovna – Sara Bertelà
Primo ospite – Fulvio Pepe
Secondo ospite – Nicola Pannelli
Gavrila – Ivan Zerbinati
musiche – Arturo Annecchino
scene e costumi – Laura Benzi
luci – Pasquale Mari
regia Filippo Dini
assistente alla regia Carlo Orlando
produzione Fondazione Teatro Due, Teatro Stabile di Genova
BIGLIETTI: Platea e palco I, II e III ordine. Sostenitore: €24. Ridotto*: €20. Under30: €16. Under20: € 8.
Galleria e palco IV ordine. Sostenitore € 17. Ridotto*€ 15. Under30: €10. Under20: € 8.
Loggione. Sostenitore € 7, under20 € 5.
*cral e gruppi organizzati, insegnanti, oltre i 65 anni, iscritti all’Università per gli Adulti Bosi Maramotti, Soci Coop Adriatica, EspClub Card, Soci BCC, tessera TCI.
Biglietterie
Teatro Alighieri, via Mariani 2 Ravenna tel. 0544 249244 (feriali dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima dello spettacolo).
Teatro Rasi, via di Roma 39 Ravenna tel. 0544 30227 (il giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima dello spettacolo).
BIGLIETTI GRATUITI: per ogni spettacolo de La stagione dei teatri, grazie al contributo di Fondazione Flaminia, Ravenna Teatro/Teatro delle Albe distribuisce agli studenti universitari del campus di Ravenna biglietti gratuiti. La distribuzione avverrà la settimana di ogni spettacolo il martedì al Punto Ristoro del Palazzo dei Congressi (dalle 12.30 alle 13.30) e il giovedì al Teatro Rasi (dalle 16 alle 18). Posti limitati, per info: 0544 36239.
INFORMAZIONI
ufficiostampa@ravennateatro.com