Conselice, ultima domenica con il Carnevale di San Grugnone
Si concluderà domenica 16 marzo il Carnevale di San Grugnone, la tradizionale festa di Conselice e delle sue frazioni che porta in strada le grandi sfilate di carri allegorici. L’appuntamento sarà dedicato ai “forestieri”, ospitando anche carri e gruppi delle località vicine, e segue quello del Mercoledì delle ceneri, che è invece “riservato” ai conselicesi e che si è tenuto il 5 marzo. Il Carnevale di San Grugnone nasce da una storia inventata negli anni Venti da alcuni abitanti, racconto dove si narra del regno immaginario di “Boysteland” e della sua stirpe reale dei Pangiagleba, i personaggi immaginari che ispirano i cortei e i carri allegorici.
La storia del reame del Boysteland
Il Carnevale di San Grugnone, più o meno nella forma attuale, comincia a celebrarsi a Conselice a partire dal 1920, dopo un esordio estemporaneo l’anno precedente. Da subito nasce lo Stato del Boysteland con tanto di re, il Pangiagleba, i ministri come il Causidico Racia, i nobili, i generali e i sottosegretari, con nomi che provenivano dai nomignoli di allora e di cui ancora oggi ve n’è traccia. Originariamente il carnevale conselicese iniziava alle 13 del primo giorno di Quaresima, quando il re coi suoi ministri, cortigiani e uno stuolo di popolani prendevano le mosse per una visita alle colonie, le frazioni di Conselice. Si conta che fossero già oltre una cinquantina a formare una carovana costituita da qualche biroccio, un paio di calessi e diverse persone che seguivano in bicicletta e a piedi. Erano del tutto assenti i carri allegorici e il Gruppo principale si manteneva con una divisa e un cappello a larga tesa che ricordavano quelli delle giubbe rosse canadesi. La carovana del Regno del Boystenland, accompagnata da un’orchestrina di sette, otto elementi denominata Concertino dal Pèp Róti, abbandonava la piazza di Conselice da via Cavallotti e proseguiva alla volta di San Patrizio, lungo la via Selice Vecchia; poi dopo le prime tappe, i banchetti di vino e di dolciumi offerti dai generosi “sudditi”, proseguiva lungo il canale dei Molini, intercettando via Merlo. A quel punto si lasciava alle spalle i paesi per immergersi nella campagna, in una sorta di perle di una collana fatta dai banchetti dei contadini che facevano a gara nel gioco dell’ospitalità. Ad ogni tavola imbandita ci si inumidiva la bocca di buon vino e si lasciava un motto, una citazione, una battuta salace o una invettiva a secondo di come girava in quel momento la storia. E il ritorno da Borgo Serraglio, Chiesanuova si faceva leggero per come si era carichi di vino e sgombri di pensieri.
Per informazioni, contattare il Comitato Carnevale di San Grugnone, telefono 0545 88067, oppure l’URP del Comune di Conselice al numero 0545 986970, email urp@comune.conselice.ra.it.