"Se questo è un uomo": Valter Malosti porta in scena la voce di Primo Levi
Per la prima volta in scena direttamente la voce di questa irripetibile opera prima, il libro più atroce e più bello del ventesimo secolo: quella voce – con i suoi molti registri espressivi, narrativi, percettivi e di pensiero – senza alcuna altra mediazione. Una voce che nella sua nudità sa restituire la babele del campo, i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte. La voce di Primo Levi è la voce che più di ogni altra ha saputo far parlare Auschwitz: quella che da oltre settant’anni, con Se questo è un uomo, racconta ai lettori di tutto il mondo la verità sullo sterminio nazista. È una voce dal timbro inconfondibile, mite e salda: "considerate che questo è stato".
Valter Malosti porta in scena "Se questo è un uomo" da giovedì 3 a domenica 6 febbraio (inizio ore 21, domenica ore 15.30) al Teatro Alighieri di Ravenna. Nel pomeriggio di sabato, alle 18, Valter Malosti incontrerà il pubblico alla Sala Corelli dell’Alighieri in dialogo con Massimo Raffaeli (docente, filologo e critico letterario). Lo spettacolo è inserito nel progetto Teatro No Limits e per la replica del 6 febbraio sarà audio-descritto per non vedenti e ipovedenti.
Valter Malosti (direttore di ERT-Emilia Romagna Teatro) firma la regia e l’interpretazione di Se questo è un uomo portando per la prima volta in scena direttamente la voce di questa irripetibile opera prima. Un’opera acustica, dunque, ma anche un’installazione d’arte e visiva, e non una classica messa in scena teatrale. "Volevo creare un’opera che fosse scabra e potente – spiega Malosti –, come se quelle parole apparissero scolpite nella pietra, spesso ho pensato al teatro antico mentre leggevo e rileggevo il testo. Da qui l’idea dei cori tratta dall’opera poetica di Levi detti o cantati, e l’idea di utilizzo dello spazio". Biglietti da 5 a 26 euro.