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Dopo la vertenza Cisa continua l'attività delle Staffette del Lavoro

Quindi nelle prossime settimane "Le staffette del lavoro" saranno presenti, se e dove invitate, in appuntamenti pubblici a sostegno di tutti quelli, visibili e invisibili, che vedono il loro diritto al lavoro violato, negato, sospeso

Ora che la vertenza Cisa è arrivata ad un punto finale e un accordo è stato firmato, le "Le staffette del lavoro", nate allo scopo di sostenere quella battaglia, hanno deciso di andare avanti e non abbandonare un progetto che vuole continuare a parlare dei diritti di chi lavora e di chi non ha lavoro. Da qui la volontà di cambiare il titolo in "Staffette del lavoro", un progetto partecipato a difesa di un diritto. "Quando abbiamo proposto il progetto "Le staffette del lavoro", l'abbiamo fatto come nostra personale risposta alla drammatica situazione che veniva a delinearsi per molti delle lavoratrici e dei lavoratori Cisa - evidenziano gli organizzatori -. Subito però abbiamo pensato anche a tutte quelle persone che trovandosi in piccole fabbriche, o in aziende artigiane, hanno subito o subiscono gli effetti della crisi economica. Abbiamo pensato ai giovani che non trovano occupazione, ai licenziati, ai cassaintegrati. E anche a noi, ai nostri colleghi del teatro, agli artisti che troppo spesso non riescono a vivere di un lavoro che non c'è, o non è pagato a sufficienza. E quindi "Le staffette del lavoro", a sostegno della vertenza Cisa e non solo, trovano una motivazione ad esistere proprio grazie a quel “non solo”, due parole che sono il punto di forza, la prospettiva di lungo periodo per il progetto".

"Per questo motivo tutti quei volontari che hanno aderito al gruppo Staffette intendono continuare a essere presenti sul territorio con parole che testimoniano la preoccupazione per la perdita del diritto al lavoro, convinti che ci sia la possibilità di fare qualcosa in prima persona per contribuire alla riflessione sul quotidiano che spesso ci travolge - viene evidenziato -. Continuare a parlare di lavoro significa mettere l'accento su contenuti che hanno alimentato la nostra Costituzione, sull'idea di una società giusta dove ogni persona deve trovare il proprio ruolo e le risposte alle proprie aspettative, sulla prospettiva di una comunità solidale dove le ricchezze vanno distribuite. La cultura e l'arte possono dare un contributo al recupero di valori importanti e necessari alla comunità, devono essere avanguardia di pensiero".

Quindi nelle prossime settimane "Le staffette del lavoro" saranno presenti, se e dove invitate, in appuntamenti pubblici a sostegno di tutti quelli, visibili e invisibili, che vedono il loro diritto al lavoro violato, negato, sospeso. Venerdì saranno alle 21 alla Bottega Bertaccini, sabato e domenica al Teatro Masini. Il Teatro Due Mondi la prossima settimana, dal 19 al 23 ottobre 2015, sarà ad Oporto in Portogallo per una tappa del progetto europeo Erasmus+,Inclusione attraverso il teatro, che si svolge in collaborazione con Laboratori della formica, FIMP-Festival Internacional de Marionetas do Porto. Il workshop, aperto a tutti, si rivolge a persone che hanno voglia di incontrare altre persone, di scambiare pensieri ed idee, che credono sia possibile abbattere confini sociali e che non vogliono sentirsi estranei, inascoltate, mute, e che vogliono conoscere il teatro di strada come forma artistica e di protesta.

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