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"Tamo Dante": una doppia mostra per raccontare il cammino del Sommo Poeta in Romagna

Un percorso fra immagini, documenti e opere in terracotta per raccontare il rapporto fra Dante, Ravenna e le altre città romagnole che il poeta visitò al tempo dell'esilio

Un nuovo importante passo nell'omaggio di Ravenna al Sommo Poeta. Venerdì 16 aprile, alle ore 18.30, presso il Museo Tamo, RavennAntica inaugura due esposizioni nell’ambito delle celebrazioni per il 700° anniversario della scomparsa di Dante Alighieri: “Tamo Dante: Dante e la Romagna” a cura di Laura Pasquini, Giuseppe Sassatelli, Enrico Cirelli e Fabrizio Corbara e “Tamo Dante: L’alto passo… Andar per pace”, personale dell’artista Enzo Babini a cura di Giuseppe Sassatelli e Fabrizio Corbara. Due esposizioni che cercano il dialogo con la mostra "Dante. Gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell’esilio", in programma nella vicina Chiesa di San Romualdo. Le due esposizioni saranno ospitate negli spazi del Museo Tamo fino al 6 gennaio 2022. L'ingresso è incluso nel biglietto ordinario di accesso al museo (€ 4 intero, € 3 ridotto).

Due mostre per Dante al Museo Tamo

Nonostante la situazione pandemica ancora  non permetta di effettuare un’inaugurazione tradizionale, la volontà di RavennAntica è quella di trasmettere un messaggio di fiducia, aprendo virtualmente le porte del museo, arricchito dal circuito Tamo Dante. Durante questi mesi, nonostante le difficoltà, il lavoro e la progettualità della Fondazione non si sono fermati: queste due nuove esposizioni, inserite nel ricco calendario delle celebrazioni dantesche, sono in rete con tutte le istituzioni culturali della città per promuovere, attraverso differenti espressioni artistiche, la figura e l’opera del padre della lingua italiana. L’inaugurazione, sarà visibile sulla pagina Fb di RavennAntica, sulla pagina Instagram di RavennAntica e anche sulla pagina Fb Ravenna per Dante, in cui abitualmente vengono trasmesse le letture dantesche.

"Prende corpo, anche per questa via, un percorso di mostra diffusa in cui rientrano i luoghi e le opere d’arte che Dante ebbe modo di vedere e conoscere fra l’Emilia-Romagna e la Toscana Romagna - afferma l'Assessora alla Cultura Elsa Signorino -. Al Museo Tamo sarà possibile ripercorrere il viaggio di Dante attraverso immagini della nostra terra che a lui fu così cara. Certamente la Romagna è stata una meta privilegiata per il Sommo Poeta, sia per la prima parte del suo triste esilio, sia per gli ultimi anni vissuti a Ravenna, città definita da Corrado Ricci 'suo ultimo rifugio'".

"La mostra Dante e la Romagna - precisa Giuseppe Sassatelli, presidente della Fondazione RavennaAntica - affronta il tema della presenza rilevante della nostra Regione nella vita e nell’opera del Sommo Poeta, non solo per il suo ultimo esilio nella città di Ravenna, ma anche per le molte occasioni di ripercorrerne i paesaggi e vederne i monumenti. Per ogni località individuata, accanto ai versi di Dante che la ricorda, sono state scelte immagini di monumenti e paesaggi che ancora oggi mantengono l’aspetto che gli stessi avevano quando Dante li poté vedere e percorrere".

La mostra "Dante e la Romagna"

La presenza rilevante della Romagna nella vita e nell’opera del Sommo Poeta dà vita all’esposizione “Tamo Dante: Dante e la Romagna” che, ripercorrendo le tappe di un percorso fatto di passi e parole, di certezze documentarie, ma anche di ipotesi, mette in fila i luoghi citati nella Commedia e in alcuni casi anche quelli che, pur non chiamati in causa nel testo, vennero presumibilmente lambiti nei possibili tragitti romagnoli del poeta. Le immagini sono quelle di luoghi e di edifici che ancora oggi mantengono, benché magari rimaneggiati nei secoli successivi, l’aspetto che gli stessi avevano fra la fine del Duecento e i primi anni del secolo XIV, sino al 1321, quando cioè Dante li poté vedere. 

La mostra "L’alto Passo… Andar per pace"

Lo scultore e ceramista Enzo Babini nell’esposizione “Tamo Dante: L’alto Passo… Andar per pace” ha rappresentato la Divina Commedia in cento formelle di terracotta, una per ogni canto, fornendone una straordinaria sintesi per immagini di grande efficacia. La mostra si sviluppa in tre momenti cronologici distinti e consecutivi, ognuno dedicato ad una delle tre Cantiche della Commedia, a scandire le tre fasi del viaggio del sommo poeta attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, e copre un arco cronologico lungo tutto il 2021. L’opera, unica nel suo genere, ha richiesto tre anni di lavoro ed è stata al centro di un tour mondiale. 

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