Il Teatro Kismet rappresenta la tragicommedia plautina "Anfitrione"
Martedì 6 e giovedì 7 marzo alle ore 21 al Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia, il Teatro Kismet di Bari presenterà la rilettura drammaturgica e registica che Teresa Ludovico ha fatto di Anfitrione.
Sei attori e un musicista per creare una coralità multiforme e tragica che però agisce come un contrappunto grottesco e farsesco in uno spazio che disegna doppi mondi: divino e umano. Un andirivieni continuo tra un sopra e un sotto, tra luci e ombre. Realtà e finzione, verità e illusione, l’uno e il doppio, la moltiplicazione del sé, l’altro da sé e il riflesso di sé, si alternano in un continuo gioco di rimandi, attraverso la plasticità dei corpi degli attori, le sequenze di movimento, i dialoghi serrati e comici.
Il doppio, la costruzione di un’identità fittizia, il furto dell’identità, la perdita dell’identità garantita da un ruolo sociale, sono i temi che Plauto ci consegna in una forma nuova, da lui definita “tragicommedia”, perché gli accadimenti riguardano dei, padroni e schiavi. In essa il sommo Giove, dopo essersi trasformato nelle più svariate forme animali, vegetali, naturali, decide, per la prima volta, di camuffarsi da uomo. Assume le sembianze di Anfitrione, lontano da casa, per potersi accoppiare con sua moglie, la bella Alcmena, e generare con lei il semidio Ercole. Giove, durante la notte d’amore, lunga come tre notti, racconta ad Alcmena, come se li avesse vissuti personalmente, episodi del viaggio di Anfitrione. Durante il racconto il dio provò, per la prima volta, un’ilarità che poi si premurò di lasciare in dono agli uomini.
Gli interpreti dello spettacolo saranno inoltre protagonisti dell’Incontro con gli Artisti che si terrà nel secondo giorno della loro permanenza cervese, giovedì 7 marzo alle ore 18, presso il Ridotto del Teatro Walter Chiari (l’ingresso all’incontro è gratuito).
Biglietti: da 20 a 12 euro.