Un confronto tra vecchie e nuove generazioni nello spettacolo "Calere" di Sideri
In un mondo dove, per dirla con Pasolini, “evoluzione non significa sempre progresso”, smarrirsi è fin troppo facile: lo racconta un regista da sempre sensibile ai temi storico-sociali come Eugenio Sideri, che per Cal?re - Transitus Animae trova nella scomparsa dei sentieri di campagna, le cal?re appunto, una metafora del disorientamento delle nuove generazioni. Venerdì 10 giugno, alle 21, debutta al Teatro Alighieri la nuova coproduzione di Ravenna Festival e NoveTeatro, in collaborazione con Lady Godiva Teatro.
La dedica del Festival a Pier Paolo Pasolini è in questo caso l’occasione per calarsi in un intreccio familiare romagnolo dove il tentativo di dialogo tra padre e figlio oppone due generazioni; lo sguardo si allarga, come in un piano cinematografico, su porto e fabbriche, su campi e industrie, fino alla riviera le cui luci accecano quelle del cielo. Mentre Sideri è anche autore del testo, in scena ci sono Enrico Caravita, Carlo Giannelli Garavini, Maurizio Lupinelli, Chiara Sarcona, Patrizia Bollini, Marco Montanari, Giada Marisi; l’Ensemble Voces Cordis è diretto da Elisabetta Agostini.
“Il tentativo di dialogo tra padre e figlio rappresenta le generazioni a confronto – sottolinea Eugenio Sideri nelle note di regia – senza rimpianti ma forse con sogni infranti, e senza illusioni, anzi, con troppe disillusioni verso il futuro. (…) Sentieri, appunto, a volte nascosti, persi in un mondo dove ‘evoluzione non significa sempre progresso’. È questo che Ruben grida in faccia al padre il quale, quasi violentemente, accetta la sfida e va a cercare nella citazione pasoliniana il senso di un mondo scomparso. Ed è nell’incontro, e nello scontro, tra strade vecchie e nuove, tra sentieri battuti e altri ancora non visibili, che la tragedia antica torna a mostrarsi: la morte si presenta nella sua crudeltà, in quel grido nel sangue. È il lamento di chi perisce, ed è il lamento di chi, tra il sangue, viene al mondo. Inaspettata e violenta, la morte entra in famiglia e sconquassa Ruben e genitori, amici e nemici. Gli eventi scorrono lasciando a noi, che restiamo, il tentativo di risorgere da ciò che è stato, camminando verso il nuovo.”
Biglietti: posto unico numerato 15 Euro (ridotto 12), under 18 5 Euro. L’appuntamento è in diretta streaming su ravennafestival.live