Un coro italiano e uno estone danno voce a Caldara e Part, due universi musicali a confronto
Antonio Caldara e Arvo Pärt, due compositori molto diversi fra loro, ma la cui distanza è colmata nel calendario di Ravenna Festival, che li propone in rapida successione: sabato 29 giugno, alle 19, è di Caldara la Missa dolorosa presentata da Coro Ecce Novum, Gamma Chorus e Faventia Ensemble diretti da Silvia Biasini, un appuntamento unico dei Vespri a San Vitale.
Domenica 30 giugno, alle 11.15 nella Basilica di San Francesco, la liturgia domenicale di In templo Domini vedrà impegnato l’Estonian Philharmonic Chamber Choir, diretto da Kaspars Putni?š (Andrea Berardi all’organo), con la Berliner Messe di Pärt.
Antonio Caldara, classe 1670, compositore alla corte del duca di Mantova e nella Spagna degli Asburgo; poi a Roma, dove scrisse per il Cardinale Ottoboni e per il Principe Francesco Maria Ruspoli, succedendo a Händel nella carica; infine, alla corte imperiale di Vienna. Arvo Pärt, nato nel 1935, campione del minimalismo sacro capace di creare, dopo un periodo di assoluto e volontario silenzio, il suo proprio e inconfondibile stile, quello dei tintinnabuli.
1 euro il biglietto per Vespri a San Vitale (la durata è di circa 40 minuti)
Ingresso libero alla liturgia di domenica 30 giugno.