Un tuffo nella corrente di un secolo: Elena Bucci e Marco Sgrosso in scena con "Ottocento"
Con Ottocento, Le Belle Bandiere di Elena Bucci e Marco Sgrosso si tuffano nella corrente di un intero secolo, ben sapendo che le definizioni non sono altro che un tentativo di ordinare la maestosità del tempo. Idealismo, esistenzialismo, grandi romanzi europei, romanticismo; dagli echi di quel denso XIX secolo uno spettacolo che ne ripercorre i moti in lungo e in largo, spaziando dalle arti alla politica alla scienza fino ai grandi cambiamenti sociali. Un affondo dal quale emergono le vitali contraddizioni che nutrono ancora il presente. Un rapimento del cuore per l’intensità di opere e vite che, paragonate a certi impauriti conformismi di oggi, ci fanno riflettere sul nostro concetto di felicità, dignità e pienezza. Lo spettacolo va in scena da giovedì 24 a domenica 27 febbraio (inizio ore 21, domenica ore 15.30) al Teatro Alighieri di Ravenna. Nel pomeriggio di sabato 26 febbraio, alle 18, Elena Bucci e Marco Sgrosso incontreranno il pubblico in dialogo con Gerardo Guccini.
Ottocento è un esperimento particolare nel corso del lungo e felice viaggio che Le Belle Bandiere stanno compiendo con il Centro Teatrale Bresciano, una sorta di invito al pubblico a condividere un lavoro “in divenire”, sbirciando nel laboratorio di visioni, di drammaturgie, di passioni e di suggestioni che risveglia la magica parola “Ottocento”. Si tratta a tutti gli effetti di uno spettacolo, che nasce da un appassionato progetto di elaborazione drammaturgica e sfocia in una scrittura scenica originale offerta allo sguardo dello spettatore nella sua natura più duttile, con la volontà di cogliere le sottili sfumature della relazione tra l’arte della compagnia, anacronistica eppure così contemporanea, e la sensibilità del tempo presente.
"Ci siamo immersi – dicono Elena Bucci e Marco Sgrosso –, con l’intento di perderci, in un secolo ricco di fascino, di eventi e di mutamenti, di indimenticabili grandi romanzi e di personaggi divenuti mitici, di lotte per il progresso, per la libertà e per l’emancipazione ma anche di crudeli repressioni e obblighi feroci, un tempo di innovazioni e di scoperte, di rivoluzioni artistiche e culturali, di grandi storie e grandi ideali, di biografie avventurose segnate da molti viaggi e tanti mestieri, un secolo le cui contraddizioni emanano un fascino talmente potente da nutrire ancora pienamente il nostro presente. E ci siamo domandati con gioia curiosa: quanto scopriremo di nuovo viaggiando con la macchina del tempo che è il teatro?".
Biglietti da 5 a 26 euro.