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Un vero e proprio “anno d'oro” per il Teatro Masini di Faenza

Un vero e proprio "anno d'oro" per il Teatro Masini di Faenza che, confermando i "punti saldi" del suo progetto artistico, qualità, innovazione e pluralità di linguaggi, ha altresì confermato un successo straordinario per l'appena conclusa stagione 2012/2013

Un vero e proprio “anno d'oro” per il Teatro Masini di Faenza che, confermando i “punti saldi” del suo progetto artistico, qualità, innovazione e pluralità di linguaggi, ha altresì confermato un successo straordinario per l'appena conclusa stagione 2012/2013, sottolineata da sempre crescenti interesse e partecipazione da parte del pubblico. Un successo già intuibile nella fase della  campagna abbonamenti, che ha visto un interessante incremento per le rassegne di Prosa, Danza e Protagonisti e un aumento di oltre il 30% per il cartellone dedicato alle Favole domenicali!

Sono numeri che “rispondono” al “coraggio” di una Stagione che ha ulteriormente ampliato i suoi già vasti orizzonti rispetto agli anni precedenti e che continuano ad identificare la curiosità e la vivacità che il pubblico faentino ha sempre dimostrato di possedere. Così, nel diciannovesimo anno di gestione congiunta tra l'Amministrazione Comunale e Accademia Perduta/Romagna Teatri, e grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Tampieri Financial Group e S.F.ER.A., il Teatro Masini afferma e rilancia il suo ruolo di “pilastro” nella vita culturale della città.

“È stata una grande Stagione - afferma il vice sindaco e assessore alla Cultura Massimo Isola - che ha confermato il senso di Teatro della comunità che in questi anni abbiamo realizzato insieme ad Accademia Perduta, con numeri importanti su tutte le diverse tracce proposte. In tempi delicati come quelli che stiamo vivendo, avere un Teatro così radicato nella società è un valore aggiunto che va oltre il solo aspetto culturale. Sottolineo in particolar modo l'imponente dato rilevato dal Teatro Ragazzi che ha dimostrato, nel corso degli anni, come si possa costruire un pubblico capace di cogliere appieno le proposte culturali più avanzate. Il successo di questa Stagione ci riempie di orgoglio e felicità e rappresenta un patrimonio che conserveremo nella progettazione della nuova Stagione che, in continuità col passato, saprà ulteriormente consolidare i concetti chiave di questo lungo ed entusiasmante percorso. L'idea di unire il consolidamento di progetti strutturati con l'innovazione è infatti fondamentale e l'avvento del nuovo Ridotto ci permetterà di fare un ulteriore ed importante passo in avanti”.

La Stagione di Prosa è stata inaugurata dal “sold out” registrato da Alessandro Preziosi con il suo Cyrano de Bergerac, cui ha fatto seguito l'intenso Oscura immensità con Claudio Casadio (condirettore artistico, insieme a Ruggero Sintoni, del Teatro Masini) e Giulio Scarpati, giunto al Masini fresco di debutto e che si è dimostrato uno degli spettacoli di maggior successo a livello nazionale nazionale dell'intero anno. Lunetta Savino ed Emilio Solfrizzi sono poi stati i simpatici protagonisti di Due di noi, seguiti dal dramma Improvvisamente l'estate scorsa di Tennessee Williams portato in scena dall'Elfo Puccini di Milano, dal grandissimo Silvio Orlando ne Il nipote di Rameau, dall'adorabile Maria Amelia Monti in Tante belle cose e dalla meravigliosa Monica Guerritore in Mi chiedete di parlare.

Grandi allestimenti per grandi protagonisti delle nostre scene che, quest'anno, il pubblico ha anche avuto occasione di incontrare “giù dal palcoscenico” grazie ai meeting con gli artisti, inaugurati in questa Stagione Teatrale e realizzati grazie alla collaborazione con il MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche. Il più straordinario “exploit” di pubblico ha interessato, quest'anno, la rassegna delle Favole, un fenomeno che in realtà sta riguardando tutte le ultime Stagioni del Masini che, ricordiamo, è probabilmente l'unico Teatro italiano a proporre spettacoli di teatro ragazzi, senza soluzione di continuità, tanto in inverno quanto in estate.

Con un aumento di oltre il 30% di abbonati, sono stati ben 2.400 gli spettatori che hanno assistito ai quattro spettacoli proposti (Jack e il fagiolo magico, Attento Pierino, Circus Colombazzi ed Hansel e Gretel), cui si è aggiunta, fuori abbonamento, la pièce Il pifferaio magico di Accademia Perduta, andata in scena nell'ambito degli eventi speciali per l'importantissimo progetto della raccolta fondi per il restauro del Ridotto del Teatro Masini, la cui apertura vedrà la luce tra pochissimi mesi!

Il cartellone di Danza ha offerto una grande varietà di stili e generi: dal balletto classico Romeo e Giulietta alla danza moderna del Balletto Teatro di Torino, fino alla Sindrome da Musical con Manuel Frattini. Non sono naturalmente mancati i tradizionali pomeriggi riservati alle Operette, così come i sempre fruitissimi appuntamenti con i Comici che quest'anno hanno avuto per protagonisti Baz, la reunion di Gigi e Andrea, Mr. Forest e Debora Villa.

Confermato anche il successo del cartellone dei Protagonisti, fino a quest'anno la proposta più giovane del Masini. Una rassegna stravagante, trasversale, metateatrale, grazie alla quale il pubblico ha potuto assistere alla stralunata rilettura del classico shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate proposta dai comici di Zelig, alle divertenti atmosfere swing e retrò delle Sorelle Marinetti, all'intenso Pantani del Teatro delle Albe e allo straordinario monologo di Don Gallo, Io non taccio.

Nell'ottica di ampliare questi già vasti orizzonti, per la Stagione 2012/2013, il Teatro Masini ha inoltre proposto un grande cartellone dedicato alla Musica, realizzato in collaborazione con l'Associazione Emilia Romagna Festival, la Scuola Comunale di Musica “Sarti”, l'Associazione Diatonia e la Fondazione “Arturo Toscanini”: sei prestigiosi appuntamenti con altrettano prestigiosi Orchestre e Solisti che hanno proposto brani dei più grandi compositori di musica sinfonica e jazz.

Un importante valore aggiunto con cui il Teatro Masini dimostra la dinamicità del suo continuo evolversi e rinnovarsi, assolvendo pienamente la sua funzione di Teatro pubblico: essere “patrimonio” e “proprietà” di Faenza e di tutti i faentini.

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