rotate-mobile
Eventi Faenza

Un viaggio tra fotografie e documenti sonori alla scoperta dei faentini nel mondo

Lo scopo è far conoscere, attraverso la presentazione diretta dei documenti originali, un fondo archivistico del tutto inedito e davvero unico, che si può considerare l'archivio dei faentini illustri del Novecento

Venerdì nelle sale Rossa e Bigari del palazzo comunale di Faenza saranno presentati carteggi, fotografie e documenti sonori del fondo faentino Lontano. L'appuntamento è doppio: alle ore 9.00 per le scuole e alle 17.30 per tutta la cittadinanza. Introdurrà l'evento il vicesindaco e assessore alla cultura Massimo Isola.

L'iniziativa, curata dal servizio archivio del comune di Faenza, si inserisce nell'ambito della manifestazione regionale "Quante storie nella Storia. Settimana della didattica in archivio", organizzata dalla soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia Romagna, dall'istituto per i beni artistici, culturali e naturali della regione e dalla sezione regionale dell'associazione nazionale archivistica italiana. Lo scopo è far conoscere, attraverso la presentazione diretta dei documenti originali, un fondo archivistico del tutto inedito e davvero unico, che si può considerare, a ragione, l'archivio dei faentini illustri del Novecento. Il fondo, infatti, comprende una ricchissima documentazione relativa alla "Giurneda de Fainten Luntan", a partire dalla sua istituzione nel 1960. La manifestazione nacque per iniziativa dell'allora sindaco Elio Assirelli. Nell'autunno del 1959 Assirelli aveva partecipato alla riunione dei faentini di Roma, che si teneva annualmente fin dal 1954, ed era rimasto talmente colpito dalla suggestiva manifestazione che ebbe l'idea, insieme al professor Giovanni Coppari, di organizzare ogni anno a Faenza un grande raduno dei faentini sparsi per l'Italia e per il mondo, una festa nel corso della quale conferire anche un riconoscimento a un faentino che si fosse distinto nell'industria, nell'arte, nella scienza, nella politica, in un qualsiasi campo del sapere e della vita. Il primo ad ottenere il riconoscimento fu il commendatore Amleto Bertoni, noto industriale del mobile artistico in legno a Saluzzo. Seguirono il soprano Pia Tassinari, il pittore Giovanni Romagnoli, i leader politici Pietro Nenni e Benigno Zaccagnini, lo scultore Domenico Rambelli, l'oncologo Cesare Maltoni, il pittore Franco Gentilini, per citarne soltanto alcuni. Nel 1966, per iniziativa dei faentini lontani di Milano, al premio Faentino Lontano venne abbinato il premio Faentino sotto la Torre: il primo riconoscimento andò a Roberto Bucci, per la progettazione e realizzazione del parco del Tondo. Seguirono Raffaele Bendandi, Claudio Marabini, Ino Savini e tanti altri.

Oltre a lettere e fotografie, venerdì verranno presentati stralci delle registrazioni audio delle cerimonie. In particolare gli intervenuti avranno occasione di ascoltare due brani musicali inediti: la marcia “Faenza”, composta dal maestro Luigi Guadagnini, faentino lontano 1982, e la canzone Campann ed Fenza. La canta de fainten luntan, testo di Ugo Piazza, faentino lontano 1970, e musica di Ino Savini, faentino sotto la torre 1972. Alla realizzazione dell'iniziativa hanno offerto il loro contributo le aziende Idrologica srl, Gemos società cooperativa, azienda agricola Ancarani, panificio di Ferroni Giorgio e casa della gomma-Minoia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un viaggio tra fotografie e documenti sonori alla scoperta dei faentini nel mondo

RavennaToday è in caricamento