L'aeroporto spegne 100 candeline: una conferenza lo ricorda
Venerdì 15 aprile alle 21, presso la sede dell'Aeroclub Ravenna Aeroporto "La Spreta" (via Dismano, 160) si terrà la conferenza "L'aeroporto di Ravenna dagli Anni Venti alla Seconda Guerra Mondiale" a cura dello storico Rossano Novelli.
Nel 1916 in piena Prima Guerra Mondiale, in risposta a un bombardamento di Ravenna compiuto da aerei dell’impero Austro Ungarico che causò danni e vittime in città, il comando dell’Esercito Italiano decise la costituzione di una Sezione Difesa Aerea, con sede appunto a Ravenna. Inizialmente 3 biplani Farman 14 furono dislocati in Piazza d’Armi. Successivamente, riconosciuta l’inadeguatezza del luogo, il campo di volo fu spostato in località La Spreta. È questa dunque l’origine storica dell’Aeroporto di Ravenna. La Sezione Difesa Aerea, comandata inizialmente dal torinese Tenente Enrico Cottino (perito poi in incidente di volo il 16 maggio dell’anno seguente) opererà fino al novembre 1918.
Nel 1921 fu sede della partenza e dell'arrivo della prima edizione della Coppa Baracca. Nella stessa giornata l'aeroporto venne dedicato a "Gastone Novelli" (ufficiale e aviatore italiano, pluridecorato con 3 medaglie d'argento al valor militare; Asso dell'aviazione da caccia, accreditato di 8 abbattimenti durante la prima guerra mondiale, appartenente alla 91ª Squadriglia Aeroplani da Caccia di Francesco Baracca).
Nel primo dopoguerra l’aeroporto (consistente essenzialmente in un grande spiazzo erboso pianeggiante e un hangar in lamiera) non svolge funzioni di rilievo.
Nel 1937 ne venne deciso l’ammodernamento, con la costruzione di un nuovo grande hangar e numerose palazzine di servizio e alloggi per il personale militare, al fine di ospitare una squadriglia caccia.
Durante la guerra l’aeroporto non verrà interessato in modo rilevante dalle operazioni belliche, salvo alcune azioni di bombardamento da parte degli anglo-americani e, nel 1943-1944, la costruzione, sotto controllo tedesco e tramite l’organizzazione Todt, di nuovi bunker. I tedeschi in ritirata provvedono poi a distruggere tutto quanto poteva essere utilizzato dal nemico.
Dopo i disastri della guerra, l’aeroporto viene comunque ripristinato come base militare, sia pure secondaria e, già alla fine degli anni ’40 viene ricostituito l’Aeroclub di Ravenna (intitolato a Francesco Baracca), che realizza una prima pista in erba di 650 metri. Una volta cessato l’utilizzo militare (attorno al 1955) l’Aeroclub si occupa della costruzione della nuova pista in asfalto di ben 1200 metri e delle altre strutture presenti sul campo (hangar e palazzina).
Attualmente l’aeroporto ospita, oltre all’Aeroclub Francesco Baracca, anche la scuola di volo acrobatico “Ali sul mare” ed i paracadutisti dell’Associazione “Pull-Out”.