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Sapori d'autunno, porcello e melograno: il weekend contro la crisi di mezza stagione

Profumi e sapori esplodono in questo weekend di mezza stagione, con delizie diversamente vegane alla Sagra del Porcello Brisighellese, o i freschi aperitivi al melograno e pane appena sfornato a Oriolo

DAL FORESE CON FURORE: LA SAGRA DELLE SAGRE

Se c'è il Racconto dei Racconti, esiste anche la Sagra delle Sagre e, in questo primo weekend novembrino, per combattere la "crisi di mezza stagione" nulla è meglio dello scatenato forese, che sforna delizie diversamente vegan e sfida le nebbie per raccogliere i frutti dell'umida - ma prodiga - terra della Romandiola. Ecco allora che troneggia, tra gli eventi di venerdì, sabato e domenica, l'imperitura, imprescindibile, agognata ed esiziale Sagra del Porcello, con l'apologia del grasso saturo e la teoria dei santi protettori dal colesterolo in gloria. Al forbito grido di "Vieni a fare il porco" a Brisighella!" domenica 6 novembre l'adunanza dei più Eroici Norcini Brisighellesi rinnova il rito di un tempo fin dal mattino, nello stand gastronomico, offrendo al pubblico l’opportunità di vederli all’opera, in particolar modo nella preparazione dei saporiti “ciccioli” (pezzetti di carne di maiale cotti nel grasso e venduti caldi). L’appuntamento offre anche la possibilità di assaggiare altre gustose specialità: la profumata coppa di testa, i rosei prosciutti, salsicce e salami di Mora Romagnola (pregiatissima razza suina autoctona) e il dolce “migliaccio” (realizzato in origine utilizzando il sangue cotto del maiale, praticamente la somma tra Prova del Cuoco e un rito woodoo). Lungo le vie del borgo sarà inoltre possibile acquistare e degustare tutti gli altri prodotti tipici dell’Appennino romagnolo. Ed è solo l'inizio: anticipiamo che Brisighella non mollerà la presa per tutto novembre.

Baganacavallo raccoglie il guanto della sfida con la classica "Festa dei Sapori d'Autunno". A partire dalle 18.30 di sabato 5 sarà possibile gustare i piatti realizzati con prodotti autunnali e non presso l’Osteria della Solidarietà allestita in via Baracca, presso l’ex mercato coperto, che funzionerà anche domenica a pranzo e cena. Il ricavato dell'osteria, dedotte le spese, confluirà per due terzi nel fondo per il restauro della Basilica di San Pietro in Sylvis e per un terzo sarà destinato al restauro del ponticello ottocentesco sul Canale Naviglio a Villa Prati. Domenica 6 novembre, dalle 10 alle 19, le vie del centro storico si animeranno con bancarelle che proporranno specialità gastronomiche autunnali come porchetta, piadina, salumi, formaggi, caldarroste, vino, vin brulé. Ci saranno poi mercatini creativi e del riuso, musica e animazione per i molesti mini-umani
Dalle 15 sul palco in piazza della Libertà si svolgerà il concorso canoro Bagnacantando mentre Giorgio e le magiche fruste di Romagna sfileranno lungo le vie del centro storico. I ristoranti del centro proporranno un menu degustazione speciale ed è prevista l'apertura straordinaria dei negozi.
Dopo "BagnacavHalloween", la parola "Bagnacantando" decreta defintivamente il primato della Ridente come patria elettiva degli italianicidi, un girone mai sazio di sanguinose immolazioni.

Decisamente più salutista invece la faentina Oriolo dei Fichi con la sagra Grani e Melograni, incentrata sul benessere quotidiano legato a un’alimentazione varia, sana e rispettosa della terra: protagoniste della giornata di sabato saranno le antiche varietà di grano diffuse in Romagna – Senatore Cappelli, Gentil Rosso e Ardito – il farro e i pani della tradizione. Si terrà a che il laboratorio giornaliero “Panificazione con grani antichi” a cura del maestro panificatore Claudio Pozzi, che guiderà i partecipanti alla scoperta della lievitazione naturale, dei pregi e difetti di cereali, lieviti e farine e dell’origine di allergie e intolleranze.

COM'È FIERA FAENZA DEL SUO SAN ROCCO

Domenica 6 novembre si alza il sipario sull’antichissima Fiera di Faenza, che affonda le sue radici nel XIV secolo e si svolge nello stesso periodo dell’anno e negli stessi luoghi in cui è nata sette secoli fa.
La Fiera di San Rocco oc­cupa un terzo del centro storico e accoglie rievocazioni storiche con i mestieri dedicati alla Fiera Medioevale, i combattimenti e altre situazioni che calano i visitatori nell’atmosfera magica di altri tempi, dove le strade erano vive e pulsanti con l’unica limitazione della luce e del cattivo tempo. Nella via Cavour si snoda il grande mercato ambulante, le strade sono dedicate agli hobbisti, agriturismi, prodotti di stagione, vino e cioccolato, alle associazioni sportive, auto e moto moderne e storiche; il Parco Tassinari con la Fiera degli animali, il torneo di zacagn, il tiro con l’arco, la piazza della Penna interamente dedicata ai giochi per i piccoli mostri, le mostre di vario genere nei Circoli. Poi ci sono anche gli sbandieratori, la banda, il raduno dei camperisti e altre varie ed eventulai che si aggiungono ad ogni edizione. Il simbolo della Fiera “Esendofio” si inchina e vi aspetta sui trampoli per spaventare adulti distratti e bambini di passaggio anche in questa edizione.

SCOMODO, MA BELLO: STILL FAENZA, CON LA FIERA DELLO SPORT

Faenza rulez, come spesso accade, e si aggiudica anche lo "Scomodo ma bello" della settimana con Sport in fiera: grazie alla partecipazione delle associazioni sportive del territorio che si annoiano tantissimo nel fine settimana, dal 4 al 6 novembre sarà possibile provare gratuitamente tantissime discipline. L'invito a partecipare e a provare è aperto a tutti, bambini, ragazzi e adulti perché lo sport, se fatto con giudizio, fa bene ad ogni età e soprattutto vi impedisce di eliminare in un raptus quelle due-tre persone che ognuno di noi vorrebbe sterminare a cadenze più o meno serrate. “L'attività sportiva – sostengono gli organizzatori - è fondamentale per lo sviluppo di valori quali lo spirito di gruppo e la solidarietà, la tolleranza e la correttezza delle azioni, principi indispensabili per favorire un arricchimento dell’esistenza e un miglioramento del vivere quotidiano. Lo sport contribuisce al miglioramento dell’equilibrio psicofisico puntando al miglioramento di doti quali la perseveranza e la determinazione oltre che al mantenimento di un fisico tonico e in buona salute”. Poi, dopo che avete faticato, vi sarete meritati un'incursione sfondaiola agli stand gastronomici.

I PASSATELLI NON PASSANO MAI (DI MODA)

Venerdì 4 novembre inaugura la nuova osteria Passatelli con drink di benvenuto alle 18: l’Ex-Barcelona torna finalmente a vivere con una formula affermata già al Mariani Lifestyle di Ravenna, l’Osteria Passatelli,  tempio del buon vivere con cibo di qualità ed eccellenze del territorio. Una nuova scommessa per Maurizio Bucci che spiega: “Il format consolidato della cucina della tradizione del Passatelli1962, che pone al primo posto, la qualità, gli ingredienti e la scelta della materia prima rigorosamente del territorio, si ritrova in un immobile di grande prestigio inserito nell’iconografia storica di Bagnacavallo. Ridare lustro, prestigio a questi spazi, con una formula consolidata unita alla pizzeria e ad un’offerta di tendenza con hamburger di carne di manzo e mora romagnola rigorosamente selezionate da allevamenti nostrani è la nuova sfida imprenditoriale che abbiamo voluto iniziare nel cuore della Romagna". Daiie!

MOSTRE E MOSTRI: I TEOMONDO AWARDS PASSANO IL GIRO

La sadica Commissione dei Teomondos si duole profondamente nel dover constatare che i Mostri della Settimana per UNA volta saranno messi in secondo piano da alcune mostre degne di questo nome: pensiamo al sempre valido Chagall delle Cappuccine, a Made in Japan al MIC (sempre a Faenza), ai varcatori di confini della Lilith (tra cui c'è l'ottima Laura Gramantieri), alla "Baracca" fatta dalla Biblioteca Trisi a Lugo, forse anche ai Pensieri sulle Stelle di Palazzo Rasponi2 e soprattutto alle Lacrime di Lucia Nanni curate dai bravissimi di Selvatico. Sabato 5 novembre alle 18 inaugura anche la nuova mostra al MAR: La Casa di Nostra Donna. Immagini e ricordo di Santa Maria in Porto FuoriNon abituatevi!

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