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Parte "Open the box", un progetto di apprendimento per difendersi dalle trappole del web

Un invito a docenti, studenti ed educatori a capire il funzionamento dei contenuti della rete e informarsi in maniera più consapevole

Purtroppo il web abbonda di notizie false, immagini manipolate e varie altre insidie che mettono a repentaglio la nostra navigazione. Occorre conoscere e saper riconoscere questi "tranelli della rete" per combattere la disinformazione online con un approccio costruttivo e a lungo termine. Proprio per questo è nato il progetto Open The Box promosso da Dataninja, che si avvale tra l’altro del patrocinio della Regione Emilia-Romagna, e propone 10 percorsi di apprendimento gratuiti per imparare a fronteggiare le insidie della rete e in particolare il fenomeno delle fake news, raggiungendo 500 insegnanti e 10.000 ragazzi nel corso dei prossimi 3 anni.

L’idea è di invitare studentesse e studenti, docenti, educatrici ed educatori “ad aprire le scatole dei contenuti che incontrano ogni giorno online - come dichiarato dagli stessi promotori - per capirne il funzionamento e informarsi in maniera più consapevole. L’obiettivo principale - proseguono - è combattere la disinformazione online attraendo, allenando e responsabilizzando una community di 10.000 giovani data-checkers in tutta Italia”. Una volta sensibilizzati e formati i ragazzi possono assumere un ruolo attivo di contrasto alla disinformazione, facendosi portavoci di quanto appreso nelle proprie cerchie amicali e relazionali, in particolar modo sui social media.

I contenuti puntano su argomenti e format molto attuali e popolari e si concentrano su tre filoni tematici: disinformazione, social media e intelligenza artificiale. Lo scopo è di invitare ad andare oltre la superficie dei messaggi, per verificare l’effettiva attendibilità e veridicità di quanto veicolato. Tutto ciò, puntando su modelli di apprendimento ad alto tasso di interazione: “le studentesse e gli studenti - scrivono i promotori del progetto - sono invitati a mettersi in gioco attraverso quiz, attività di gruppo, challenge tra pari”.

L'attività di sensibilizzazione e divulgazione è rivolta soprattutto a insegnanti, docenti, formatori ed educatori: professionisti che, a prescindere dai singoli livelli di conoscenza dei media digitali, potranno seguire uno specifico modulo di formazione e  approfondimento per ognuna delle lezioni da veicolare ai ragazzi, di modo da condurle con un sufficiente grado di preparazione e autonomia.

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