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#insiemesipuò: parte in Bassa Romagna la lotta alla zanzara tigre

#insiemesipuò è il progetto di cittadinanza attiva nell’ambito della campagna di distribuzione del prodotto contro le zanzare che vedrà coinvolti alcuni ragazzi richiedenti protezione internazionale come supporto operativco

Riparte anche quest’anno la lotta alla zanzara tigre nel territorio della Bassa Romagna. A partire dal 1 aprile (con Fruges) inizia infatti la campagna di distribuzione del prodotto antilarvale in tutti e nove i comuni dell’Unione. La distribuzione verrà effettuata dagli operatori di Sireb (ditta di Modena che si è aggiudicata l'appalto per i servizi di disinfestazione), dalle associazioni di volontariato locali in alcuni Comuni, nelle piazze (con appositi banchetti), negli Urp e in alcuni quartieri con un servizio porta a porta. #insiemesipuò è il progetto di cittadinanza attiva nell’ambito della campagna di distribuzione del prodotto contro le zanzare che vedrà coinvolti alcuni ragazzi richiedenti protezione internazionale come supporto operativco. La presenza ai banchetti, insieme ai tradizionali volontari e agli operatori della Ditta Sireb, dei richiedenti asilo presenti sul territorio della Bassa Romagna, oltre a promuovere attività di volontariato verso il paese ospitante, ha lo scopo di favorire il processo di inclusione ed integrazione dei migranti presenti temporaneamente nel nostro territorio.

È importante iniziare le attività di lotta alla zanzara tigre poiché con l'arrivo della primavera e l'innalzamento delle temperature questi insetti iniziano a proliferare. Le uova della zanzara tigre, deposte in autunno nei pozzetti e nelle caditoie o in altri contenitori nei quali ristagna acqua, riescono a superare l'inverno e con l'arrivo della primavera riprende il ciclo di vita, con la nascita delle prime larve. L'insetto, per riprodursi, predilige le piccole raccolte d'acqua che si trovano nei sottovasi, nei bidoni lasciati in cortile, nei pozzetti. È indispensabile la collaborazione dei singoli cittadini per contrastarne la proliferazione, in quanto gli interventi effettuati su suolo pubblico riguardano circa il 30% dei focolai (pozzetti su suolo pubblico) e il restante 70% è costituito dai pozzetti posti nelle abitazioni e nelle aree private, che devono essere trattati quindi dai proprietari.

Ogni cittadino poi, in ambito privato, deve provvedere alla rimozione di tutti i potenziali focolai larvali, cioè di tutti quei contenitori in cui può ristagnare l’acqua (sottovasi, recipienti di qualunque tipo, teli in plastica, giochi dei bambini nei quali può raccogliersi l'acqua piovana, eccetera) e al controllo dei focolai inamovibili, cioè quelli nei quali non può essere eliminata l’acqua, mediante la chiusura con coperchio ermetico (bidoni per l'orto), o con zanzariere o l’utilizzo di un adeguato prodotto larvicida.

Il prodotto distribuito dai Comuni va utilizzato con cadenza mensile e per tutta la stagione estiva fino al 31 ottobre assicurando la copertura del trattamento anche nei periodi di ferie; il trattamento nei pozzetti va ripetuto dopo ogni abbondante pioggia.
Quest’anno sarà distribuito un nuovo prodotto larvicida in pastiglie; una confezione di prodotto è sufficiente per trattare 5 pozzetti cortilivi per 5 volte durante l’estate. In caso di condomini o di abitazioni bifamigliari è sufficiente che un unico referente ritiri il prodotto. Inoltre, se il prodotto è ben conservato può essere utilizzato anche per diverse stagioni estive.

continua nella pagina successiva ====> LA DISTRIBUZIONE DEL LARVICIDA

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