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Qualità della vita, Ravenna trionfa nella classifica del Sole: unico neo l'ordine pubblico

In questo modo la città bizantina supera Trento, capolista nella scorsa edizione. A determinare il primato sono stati soprattutto i punteggi alti nel capitolo "Servizi, ambiente e salute", per cui si classifica prima

Fino ad ora era arrivata una sola volta sul podio, piazzandosi terza nel 1990. Ma per il 2014 Ravenna conquista la medaglia d'oro nella classifica del Sole 24 Ore  per la Qualità della vita 2014.  La ricerca del quotidiano, che ogni anno confronta le performance delle province italiane tramite un’articolata serie di parametri suddivisi in sei capitoli d'indagine, festeggia la 25ª edizione. La provincia di Ravenna sale di 5 posizioni rispetto al 2013, totalizzando 600 punti.

In questo modo la città bizantina supera Trento, capolista nella scorsa edizione. A determinare il primato sono stati soprattutto i punteggi alti nel capitolo “Servizi, ambiente e salute”, per cui si classifica prima. Secondo l'indagine del Sole, la disponibilità di asili rispetto alla potenziale utenza è il doppio della media, il tasso di emigrazione ospedaliera non raggiunge il 3% (media 9%), l'indice di smaltimento cause civili è pari a 52 (media 38). Ottimi risultato anche per quanto riguarda “Affari e lavoro”,  con un ottimo rapporto tra impieghi e depositi e alto tasso di occupazione (67%) e  “Popolazione”, settore in cui Ravenna primeggia per il miglior rapporto tra under 15 e over 64 (121 contro 87).

Il neo resta però il capitolo “Ordine pubblico”: le alte incidenze di denunce di furti in casa, scippi e borseggi, rapine fanno sì ce si piazzi in coda, al 103° posto. Una situazione, quella della sicurezza, che secondo il quotidiano economico, accomuna molte province del Nord e grandi aree metropolitane. La top ten della classifica 2014 è composta prevalentemente da realtà medie o piccole, del Nord Est, montane. In generale l'Emilia-Romagna tiene, visto che altre tre province accompagnano Ravenna tra le prime dieci (Modena, Reggio Emilia e Bologna).

MATTEUCCI - "Il merito di questo risultato è dei cittadini - spiega il sindaco Fabrizio Matteucci - e lo condividiamo con tutta la provincia. Per quello che mi riguarda e' uno stimolo a fare di piu' e meglio tutti insieme il nostro lavoro, spero che questo risultato sia un'iniezione di fiducia per la mia comunita'". E anche se, come spesso gli e' capitato di ripetere, Ravenna è "una signora citta'", la crisi in Romagna si fa sentire e per questo "sarebbe non responsabile non prendere questa vittoria come uno stimolo a rimboccarsi le maniche su alcuni temi molto importanti che riguardano la vita quotidiana dei nostri cittadini". Un pensiero va anche ai "progetti che rimangono" della candidatura a Capitale Europea della Cultura - titolo vinto da Matera - e che saranno presentati alla citta' il 17 dicembre. Nella classifica del Sole, nella sezione cultura, la città è al 14/o posto in Italia.

ANCISI - Così il "controcanto" di Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna: "L'indagine riguarda la provincia. Non si può dire che nei 17 Comuni diversi dal capoluogo si viva peggio, né si può escludere che si viva meglio. La maggior parte dei dati non compete all’operato delle amministrazioni comunali. Molta parte è merito di istituti, imprese, organizzazioni, associazioni, cittadini privati, a prescindere dai meriti (o contro i demeriti) delle amministrazioni comunali". Continua Ancisi: "I dati forniti dalle amministrazioni comunali sono presi tal quale, senza essere controllati e nemmeno approfonditi. Negli anni passati, ho smentito e dimostrato l'inattendibilità di quelli forniti dal Comune di Ravenna, validi al massimo sulla carta, quando non veritieri. Posso fornirne la documentazione rispondendo da grulistara@comune.ra.it".

"Buoni che siano alcuni dati attribuibili ai meriti delle amministrazioni comunali, non si dice con quali costi e con quali sacrifici a carico dei cittadini contribuenti - aggiunge -. Non ho il tempo materiale, dovendo farlo da solo e non avendo solo questo da fare, per entrare nuovamente nei dettagli, da un giorno all'altro, su dati raccolti, elaborati e composti per un anno. Di sicuro non ho uno staff di dipendenti addetto a tempo pieno a “costruire” dati con cui "primeggiare", se va bene, ai vari concorsi, indagini, candidature, premi, indetti in Italia tra Comuni, Capoluoghi, Province e altro. In proporzione agli altri Comuni, Capoluoghi, Province, ecc. d'Italia non risulta che nell’era moderna si sia mai vissuto male in questo territorio. Avendone l'età, conosco gente che sostiene addirittura come, quarantacinque anni fa, prima che l'intero tale territorio fosse affidato ininterrottamente ad un Partito Unico, non si vivesse peggio". Ancisi si mette "a disposizione, col tempo, per aiutare quanti, nel mondo dell'informazione, volessero non limitarsi ad esporre, in proposito, quanto classificato e comunicato dall' "estero"".

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