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Smart City, Ravenna scende in classifica: "colpa" del fattore legalità

Ravenna esce dalla “top ten” delle “smart city”. Milano, Bologna e Firenze si confermano le città più smart d’Italia. Lo rivela ICity Rate 2015, l’indagine annuale, realizzata da Forum PA con la collaborazione di Openpolis

Ravenna esce dalla “top ten” delle “smart city”. Milano, Bologna e Firenze si confermano le città più smart d’Italia. Lo rivela ICity Rate 2015, l’indagine annuale, realizzata da Forum PA con la collaborazione di Openpolis, presentata a Smart City Exhibition, la manifestazione europea sulle tematiche dell’innovazione nelle città in programma fino a venerdì alla fiera di Bologna. L'indagine riguarda 106 i Comuni capoluogo sulla base di 150 indicatori statistici presi ad esame.

Il rapporto si arricchisce alla quarta edizione con la dimensione legality: un insieme di dodici indicatori puntuali che vanno a misurare il livello di legalità territoriale. Un cambiamento importante ma necessario che porta l’articolazione del lavoro su sette (e non più sei) dimensioni: economy, living, environment, people, mobility, governance e la new entry, la legality.

Proprio quest'ultimo parametro, inserito nel 2015, fa sprofondare Ravenna, sostituita da Trento. Da segnalare il ritorno tra le prime dieci di Trento (lo scorso anno 13°) e l’uscita nella top 10 di Ravenna (dal 7° al 13° posto). Ravenna ha risentito di basse performance su alcune dotazioni strutturali (servizi di connessione infrastrutturale, consumo energia, iniziative conferimento rifiuti) ma, soprattutto, risente dei risultati della dimensione legality con gli indicatori relativi alla microcriminalità in città.

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