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Mobilità sostenibile, flash mob di Legambiente alla stazione di Lugo

Un grande striscione per chiedere più treni e meno auto, Legambiente ha realizzato un flash mob davanti alla stazione di Lugo per richiamare l'attenzione sui temi della mobilità sostenibile e dell'inquinamento atmosferico

Un grande striscione per chiedere più treni e meno auto, Legambiente ha realizzato un flash mob davanti alla stazione di Lugo per richiamare l'attenzione sui temi della mobilità sostenibile e dell'inquinamento atmosferico. “Gli allarmi e i rapporti sulla cattiva qualità dell'aria che respiriamo - ha dichiarato Yuri Rambelli, Presidente del circolo Legambiente “A. Cederna” - indicano come principale responsabile il traffico veicolare, ed in particolare l'auto privata. Non basta però firmare dichiarazioni di intenti e dire ai cittadini di usare biciclette e mezzi pubblici: se vogliamo davvero favorire una mobilità alternativa, questa deve essere in primo luogo integrata. Non solo i mezzi pubblici debbono essere efficienti, puntuali ed in grado di sostenere la domanda di mobilità della nostra regione, ma le stazioni debbono diventare dei “nodi” di mobilità integrata, da cui partire per muoversi su tutto il territorio. Ciò richiede in primo luogo una vera integrazione con le linee degli autobus, a partire dalle coincidenze di orario tra i due mezzi, ad oggi ancora una chimera, fino alla realizzazione di percorsi protetti per le biciclette.

Legambiente interviene poi anche sul tema del relativo “isolamento” del nodo di Ravenna dalle direttrici principali e rilancia il tema della riattivazione della ferrovia “Budrio-Massalombarda”, che consentirebbe di collegare un intero tratto di pianura attualmente sprovvisto di collegamenti ferroviari, ma soprattutto un raddoppio dei collegamenti tra Ravenna Lugo e Bologna, con evidenti vantaggi per i pendolari e per l'ambiente.

“Come dimostrano gli studi commissionati alcuni anni fa dalla Regione Emilia-Romagna e dalle Province di Bologna e Ravenna - ha dichiarato Yuri Rambelli - il ripristino della linea ferroviaria è non solo fattibile, ma anche auspicabile in quanto permetterebbe di spostare migliaia di viaggiatori dalla "gomma" al "ferro" con gli evidenti vantaggi ambientali e di tempi di percorrenza. È quindi necessario destinare risorse per la realizzazione di quest'opera, invertendo il trend attuale che vede la "mobilità sostenibile" rivestire il ruolo di Cenerentola a fianco delle "sorellastre", strade ed autostrade, a cui vanno la gran parte dei finanziamenti pubblici”.

Nell'ambito delle iniziative dell'associazione per la promozione della mobilità sostenibile, Legambiente ha inoltre realizzato nei mesi scorsi un censimento dei servizi presenti in 72 stazioni ferroviarie sulle linee che attraversano la bassa bolognese e la Romagna (Bologna-Rimini, Rimini-Ferrara, Bologna-Portomaggiore, Lavezzola-Lugo-Faenza e Ravenna-Faenza-Firenze). Tutti i dati del rilevamento sono visibili tramite una mappa digitale consultabile sul sito www.terramagazine.it

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