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Imu e Tasi in ritardo, cosa fare e quanto costa mettersi in regola a Ravenna

Può capitare che la scadenza del pagamento delle imposte ci prenda di sorpresa. Ecco come procedere in caso di mancato versamento

Come forse già saprete, Imu e Tasi nel 2020 sono state accorpate e prevedono il pagamento in due tranche, rispettivamente il 16 ottobre (acconto) e il 16 dicembre (saldo). Ma cosa succede se si è in ritardo con il pagamento dell’imposta? Vediamo cosa bisogna fare per regolarizzare la propria posizione.

Versamento mancato o tardivo

Il mancato versamento o il versamento oltre il termine di scadenza previsto, è soggetto ad una sanzione pari al 30 per cento del tributo omesso o tardivamente versato, secondo quanto disposto dall’art. 1, comma 695, della Legge 147/2013. Il contribuente che versa l’IMU in ritardo, per non incorrere nella sanzione prevista, deve ricorrere autonomamente allo strumento del ravvedimento operoso. 

Pagamento della Tari

Ravvedimento operoso

Le finalità del ravvedimento sono quelle di permettere al contribuente di rimediare spontaneamente, entro precisi termini temporali, alle omissioni e alle irregolarità commesse, beneficiando di una consistente riduzione delle sanzioni. 

Non è possibile avvalersi del ravvedimento nel caso in cui la violazione sia già stata contestata, ovvero siano iniziati accessi, ispezioni o altre attività di verifica delle quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza.

Perché il ravvedimento sia correttamente perfezionato è necessario che entro il termine previsto avvenga contestualmente il pagamento del tributo o della differenza di tributo dovuto, degli interessi legali sull’imposta, maturati dal giorno in cui il versamento doveva essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito, e della sanzione sul tributo versato in ritardo. 

Pagamento del ravvedimento operoso

Per il pagamento del ravvedimento occorre versare le sanzioni e gli interessi unitamente all’IMU dovuta, col medesimo codice tributo e barrando la casella “Ravv”. Il D.Lgs. n. 158/2015 ha previsto la revisione del sistema sanzionatorio e la Legge di Stabilità 2016 ne ha previsto l’applicazione a far data dal 1° gennaio 2016.

  • Nel caso di versamento in ravvedimento effettuato entro il 15° giorno successivo alla scadenza si applica la sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo, oltre agli interessi legali (attualmente il saggio degli interessi legali è del 0,8% annuo);
  • Nel caso di versamento effettuato tra il 16° ed il 30° giorno successivo alla scadenza, si applica la sanzione del 1,5% dell’imposta omessa oltre agli interessi legali;
  • Nel caso di versamento effettuato tra il 31° ed il 90° successivo alla scadenza, si applica la sanzione del 1,67% dell’imposta omessa oltre agli interessi legali;
  • Nel caso di versamento effettuato tra il 91° giorno successivo alla scadenza ed il termine previsto per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui l’imposta doveva essere versata (31/12/2020 per l’anno 2019) si applica la sanzione del 3,75% del tributo omesso oltre agli interessi legali. 

Contatti utili

Gli Uffici di Ravenna Entrate, in Via Magazzini Anteriori 1, sono a disposizione per eventuali chiarimenti nei seguenti giorni ed orari: dal lunedì al venerdì: dalle ore 8.30 alle ore 13.30; il martedì e il giovedì anche pomeriggio dalle ore 14.45 alle ore 16.30.
tel. 0544 424648 – 0544 424651 (anche per appuntamento)
fax: 0544 424612
sito: www.ravennaentrate.it
e-mail: imutasi@ravennaentrate.it
pec: postacert@pec.ravennaentrate.it 

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